Il “riciclato” di un 17enne italiano
Le origini degli Apr, i cosidetti droni, sono militari, tanto che l’Aeronautica Militare italiana possiede il Predator (nella foto), il più sofisticato aereo senza pilota europeo. Il mini Uav Strix-C...
Le origini degli Apr, i cosidetti droni, sono militari, tanto che l’Aeronautica Militare italiana possiede il Predator (nella foto), il più sofisticato aereo senza pilota europeo. Il mini Uav Strix-C è invece un drone spia in dotazione ai Fucilieri dell’Aria del 16° stormo di Martina Franca, che lo utilizza nelle attività di sorveglianza e ricognizione. Il più promettente costruttore di droni al mondo ha invece solo 17 anni, è italiano e si chiama Giacomo Furia, di Paliano, vicino a Frosinone. Nei mesi scorsi si è distinto nell'ambito della tecnologia per aver progettato e costruito un piccolo drone quadricottero, utilizzando solo materiali di recupero. Le zampe del velivolo sono di legno riciclato da alcune finestre, la struttura metallica è realizzata con l’alluminio di una vecchia antenna tivù e il vano per l’elettronica e i sensori è un semplicissimo contenitore cilindrico per cd. Ma sul mercato civile ci sono droni per ogni gusto e tasca, sempre restando sotto la soglia dei 25 chilogrammi, peso entro il quale l’Enac ha varato la normativa
“agevolata”. Il loro volo non più comunque superare i 150 metri d’altezza, oltre questo limite vi sono restrizioni aeronautiche. (g.p.c.)