La Nuova Sardegna

Jerry Calà, allo Smaila’s ritorna la Vita smeralda

Tre serate a Porto Rotondo: «La Sardegna è la mia casa»

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PORTO ROTONDO. Il vulcano è sempre attivo. Conquista il palco e scatena l’eruzione. Jerry Calà sembra conoscere tutti i segreti della quintessenza dello spasso. Adesso il Gatto torna nella tana di un vecchio amico Gatto con un solo obiettivo: fare impazzire la folla. Il più discolo dei cabarettisti impugnerà il suo repertorio di battute, canzoni e tormentoni e infuocherà anche lo Smaila’s di Porto Rotondo, che porta appunto il nome del suo amico e collega Umberto. Tre le serate in programma come ospite d’eccezione: la prima andrà in scena domani, la seconda venerdì 15 e la terza sabato 16. A dir la verità, comunque, Jerry Calà è già stato allo Smaila’s, qualche giorno fa. Una piccola comparsa, al fianco di Umberto Smaila, per annunciare le tre serate nel nuovo locale portorotondino. «Il lavoro ci tiene spesso lontani, ma ogni tanto la reunion avviene. Spesso sono piccole sorprese che ci facciamo a vicenda. Io e Umberto siamo amici fraterni» racconta col sorriso. Jerry Calà, comunque, allo Smaila’s si esibirà da solo e porterà il suo summer tour. «Amo la Sardegna. La frequento da sempre, sia per lavoro che per vacanza. Ormai gli anni non li conto più – racconta l’ex Gatto di vicolo Miracoli -. La mia base è a Poltu Quatu. Lo trovo un posto raccolto, tranquillo e molto carino. Poi ho un figlio di 11 anni e per lui è il massimo». A Poltu Quatu Jerry Calà aveva aperto per tre stagioni di fila il Vita Smeralda, che prendeva il nome da un suo film del 2006. Una bella esperienza che quest’anno non è stata ripetuta per via del lavoro di Calà, impegnato sul set di un film per la tv e anche con il suo tour, che sta girando piazze e teatri di tutta Italia. Ma il progetto Vita Smeralda, tuttavia, potrebbe tornare in agenda in vista della prossima estate. Tanto una cosa è certa: il pubblico non mancherà mai. Lo spettacolo di Jerry Calà, infatti, sembra essere senza tempo. È tutto targato anni Settanta e Ottanta, ma davanti a lui ci si diverte come se fosse nuovo di zecca. Il motivo? Lo spiega direttamente lui. «Ho avuto la fortuna di aver fatto film immortali, che continuano a essere trasmessi dappertutto – dice Calà -. Chiunque conosce le battute. In più interpreto quelle canzoni legate ai miei film e alla mia vita. E ai ragazzi di oggi tutto questo piace. Forse preferiscono cantare i brani di una volta. Per questo il mio pubblico è trasversale. Ci sono i miei coetanei, coloro che sono cresciuti con i miei film e anche tanti giovanissimi». Infine una battuta sul suo mestiere: «Ognuno ha il suo ruolo. Noi facciamo intrattenimento e garantiamo spensieratezza. Anche noi comici abbiamo una funzione sociale».

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