La Nuova Sardegna

le condizioni dei tre feriti

Corsa contro il tempo per salvare Demontis

Corsa contro il tempo per salvare Demontis

SASSARI. Un grumo di sangue dentro il cuore, coagulo che normalmente porta alla morte, ha consentito a Giuseppe Demontis di sopravvivere a ben tre arresti cardiaci. La naturale occlusione ha fatto...

29 dicembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un grumo di sangue dentro il cuore, coagulo che normalmente porta alla morte, ha consentito a Giuseppe Demontis di sopravvivere a ben tre arresti cardiaci. La naturale occlusione ha fatto da tappo sulla minuscola lesione perforante che si era aperta nell’aorta toracica in seguito allo spaventoso impatto tra le due auto.

Lo hanno appurato i chirurghi vascolari delle cliniche universitarie di Sassari. Giuseppe Demontis, che viaggiava sui sedili posteriori dell’auto guidata dal cognato Giovanni, nel devastante urto di Sa Contra ha riportato un trauma toracico che ha interessato, oltre i polmoni e la colonna vertebrale, anche il cuore, lesionandolo.

L’uomo, trent’anni, non è ancora fuori pericolo e la prognosi resta riservata: si trova in condizioni critiche in rianimazione, ma i medici non disperano di salvarlo.

Lo hanno già fatto nel corso della notte tra sabato e domenica, quando l’uomo, ormai in fibrillazione, è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico dalla equipe di sanitari guidata dal professor Renzo Boatto. Il quale sabato sera ha fatto fuoco e fiamme per ottenere in tempi limitatissimi, considerata la gravità del caso, una endoprotesi toracica (presidio salvavita) reperibile – grazie ai tagli imposti dalla spending review che ha colpito anche il settore della sanità, in particolare quella del Nord e del centro Sardegna – soltanto negli ospedali di Cagliari. I cui sanitari intendevano operare loro il paziente, dichiarato però intrasportabile anche a bordo di una eliambulanza, avendo già subìto, e fortunatamente superato nel corso della giornata, ben tre arresti cardiaci.

Per sistemare la protesi nel cuore del paziente sono state necessarie tre ore di intervento chirurgico, mentre altre quattro erano state “perse” in attesa che un’auto partita per Cagliari ritornasse a Sassari con l’indispensabile presidio salvavita.

Per fortuna Giuseppe Demontis ha dimostrato d’avere un cuore forte, ma il suo caso verrà sicuramente portato all’attenzione dell’assessore regionale alla Sanità dai responsabili sanitari e dai rappresentanti politici (bipartisan) di Sassari, Olbia e Nuoro, i più penalizzati dai tagli al comparto sanitario che vengono decisi da Cagliari.

Il paziente, dopo la lunga operazione (cominciata alle 2.30 del mattino di ieri e conclusasi alle 5.30) è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva.

L’intervento, spiegano i responsabili della Chirurgia vascolare sassarese, è tecnicamente riuscito ma resta da capire qual è la gravità della lesione spinale riportata da Giuseppe Demontis nell’incidente nel quale hanno perso la vita il cognato e il suocero, mentre la moglie è rimasta seriamente ferita, avendo riportato la frattura del bacino.

Caterina Bertarelli, dopo le prime cure prestategli dai sanitari del servizio 118, era stata trasportata all’ospedale di Sassari, ritenuto dai sanitari il più attrezzato per le cure del caso.

Stessa valutazione adottata dai medici di primo soccorso per Giorgio Frigeri, una volta liberato dalle lamiere contorte della sua auto. L’uomo ha riportato fratture a un femore e alle gambe, e non versa in pericolo di vita, così come è stata dichiarata fuori pericolo Caterina Bertarelli, anche lei ricoverata in traumatologia per lesioni agli arti inferiori e al bacino. Le condizioni in cui si trovavano i tre feriti, immobilizzati all’interno delle auto sulle quale viaggiavano, sono state ritenute ad altissimo rischio dalle squadre di vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare per diverse ore per fare spazio ai sanitari che hanno prestato, sul posto, i primi soccorsi medici.

Sul luogo dell’incidente, la vallata di Sa Contra (una località tra Tempio e Perfugas), gravava sin dal primo mattino di sabato una spessa cappa di nubi, che non ha impensierito i piloti dell’eliambulanza dei vigili del fuoco i quali hanno preso a bordo il più grave dei pazienti, Giuseppe Demontis, per trasferirlo in volo all’ospedale di Sassari. Un volo drammatico, quello tra la Gallura e il sassarese, nel corso del quale il ferito ha avuto un arresto cardiaco superato grazie alle pratiche di rianimazione dell’équipe medica che lo accompagnava. (g.p.c.)

Primo piano
Il caso

Sassari, il corso di teoria queer diventa un caso nazionale: scontro alla Camera e un deputato espulso

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative