La Nuova Sardegna

Tutte le riforme congelate in aula

Dagli Enti locali alle Asl fino all’Agenzia delle entrate. Pigliaru: siamo preoccupati

24 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il blocco del Consiglio va superato, lo dicono tutti e anche la Giunta studia le possibili correzioni per evitare una paralisi che avrebbe effetti devastanti sulla stagione delle riforme. Dalla Torre di viale Trento non trapelano indiscrezioni sulle strategie delle prossime settimane, ma qualcosa potrebbe essere deciso molto presto, oggi stesso, dopo la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato sul Bollettino ufficiale della Regione. Per adesso il governatore Francesco Pigliaru ha detto: «Siamo molto preoccupati, l'auspicio è che prima possibile sia risolta questa difficoltà istituzionale, nel rispetto delle prerogative di ognuno. Se poi la sospensione dei lavori dell’aula si prolungasse nel tempo, la nostra preoccupazione aumenterebbe». Soprattutto se il Consiglio regionale dovesse rimanere nel limbo per uno, due o tre mesi dopo la pausa estiva. A quel punto sarebbero almeno due le urgenze che rischierebbero di diventare altrettante emergenze se l’improvviso «rimpasto in Consiglio» dovesse andare per le lunghe. La prima è il riordino degli enti locali, con una bozza quasi definitiva, ma non ancora licenziata dalla commissione Riforme e che dev’essere votata dall’aula. Il via libera era stato annunciato prima delle ferie, ma sarà impossibile tenere fede alla promessa visto quanto è accaduto in questi giorni. Però è indispensabile fare in fretta per evitare che la riforma post Province diventi un’odissea, con i Comuni ancora all’oscuro di quali saranno le loro nuove competenze. C’è anche dell’altro: in settimana doveva arrivare anche la «manovrina» destinata a ridare liquidità alle ex Province e garantire uno stipendio ai precari e alla società in house fino al 31 dicembre. La Giunta è pronta a stanziare quattro milioni, ma se il Consiglio non può riunirsi per votare l’emendamento salterebbe anche questo provvedimento tampone e sarebbe un disastro. La seconda emergenza è il commissariamento delle otto Asl, delle due aziende miste, dell’Azienda Brotzu e l’avvio del’Areus, l’ex 118. Il 28 agosto scadrà la seconda e ultima proroga possibile per i traghettatori della sanità pubblica, altre non sono previste dalla legge approvatadal Consiglio. Cosa accadrà? Tempo fa l’assessorato alla Salute aveva detto di essere pronto a presentare la proposta al Consiglio, ma il Consiglio non c’è.Basterà una semplice delibera della Giunta per prorogare gli incarichi, oppure dovrà essere trovato un’escamotage per non finire nelle secche d’agosto? Altri disegni di legge in pericolo sono quelli sulla riforma della Regione, il finanziamento del Trenino verde, la riorganizzazione dell’Agenzia del lavoro, dell’Ente foreste, di Area (ex Iacp) e anche il taglio del nastro per l’Agenzia sarda delle entrate. (ua)

Maltempo
Maltempo

Nubifragio a Sassari, il sindaco Giuseppe Mascia: «Al lavoro per individuare le cause degli allagamenti»

Video

Pauroso acquazzone a Sassari: strade allagate, tombini come geyser e traffico in tilt

Le nostre iniziative