La Nuova Sardegna

Agenzia funebre nel mirino testa d’asino sul cancello

Gianni Olandi
Agenzia funebre nel mirino testa d’asino sul cancello

Davanti all’ingresso del negozio nel centro recuperata anche una cartuccia Il messaggio mafioso è una novità per la Riviera del corallo. Attentati in aumento

31 agosto 2015
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ALGHERO. Una testa d'asino e una cartuccia a pallettoni appesi sulla cancellata di ingresso di una agenzia funebre. L’inquietante episodio dal chiaro messaggio intimidatorio si è verificato la notte tra sabato e domenica in via Sardegna ad Alghero. È stato il titolare dell'agenzia funebre, Giuseppe Cugusi, 45 anni, algherese, ieri all'apertura del mattino, ad accorgersi del macabro ornamento affisso sulla sua attività. Ha immediatamente informato i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di via don Minzoni che hanno avviato le indagini. Il messaggio potrebbe trarre origini dalla vecchia guerra per la dura concorrenza in atto da sempre sul fronte del caro estinto. Una guerra che da queste parti ha registrato fortissime tensioni negli anni scorsi e numerose indagini da parte della magistratura.

Ma gli inquirenti non escludono che possano essere state anche questioni di tipo privato e personale a determinare questo messaggio di chiaro stampo mafioso che da queste parti rappresenta una novità per la dinamica con la quale è stato materialmente eseguito.

In aiuto agli inquirenti non è giunta alcuna indicazione da parte del titolare dell'agenzia funebre che, sentito in merito all'episodio, non sarebbe stato in grado di spiegare la vicenda e tantomeno le ragioni che possono averla provocata. L'imprenditore ha escluso di avere mai avuto motivi di attrito con chiunque, ne di natura personale e tantomeno nel mondo del lavoro.

La vicenda resta comunque emblematica di una situazione complessiva di disagio per quanto riguarda l’ordine pubblico.

Disagio che è stato recentemente affrontato a Sassari nel corso di una conferenza di servizio sollecitata dal sindaco Mario Bruno, in relazione ad alcuni episodi che hanno suscitato un certo allarme in città, determinando preoccupazione e il timore di una possibile escalation. Da segnalare che in questo momento la città è interessata dallo svolgimento della stagione turistica con flussi di persone piuttosto consistenti.

Una situazione quindi che merita indubbiamente una maggiore attenzione sul piano della sorveglianza e della prevenzione.

È inoltre in piena evoluzione anche la vita notturna della Riviera del Corallo che determina un forte richiamo anche per arrivi dai centri dell'hinterland.

Vale infine la pena di ricordare che nel corso degli ultimi mesi infatti si sono verificate diverse situazioni che hanno creato paura e, in particolare, diversi attentati incendiari che hanno raggiunto operatori delle forze dell'ordine le cui auto sono state incendiate.

Di particolare clamore, tra i tanti, quello avvenuto davanti alla caserma dei carabinieri di via don Minzoni dove qualche mese fa era stata data alle fiamme durante la notte l'auto di un finanziere.

Analogo episodio ha coinvolto più recentemente il mezzo di un militare ancora delle fiamme gialle dato alla fiamme durante la notte mentre era parcheggiato sotto casa. Spaccate di vetrine, furti ed episodi di vandalismo allo stato puro rientrano, purtroppo, nella normalità. Ma il messaggio della testa dell'asino e della cartuccia all'ingresso di una agenzia funebre fa temere un salto di qualità.

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