La Nuova Sardegna

Il consiglio regionale approva una legge contro i pescatori abusivi

Barche di pescatori nello stagno di Santa Giusta in un'immagine d'archivio
Barche di pescatori nello stagno di Santa Giusta in un'immagine d'archivio

Stop all'attività «selvaggia» negli stagni. Sono previste anche sanzioni che vanno da 100 a 3mila euro

09 settembre 2015
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CAGLIARI. Alla ripresa dei lavori dopo le ferie, il consiglio regionale ha approvato ieri, martedì 8, la legge che mette ordine nel mondo spesso selvaggio della pesca negli stagni.

Ora rischiano sanzioni da cento a 3mila euro e la confisca delle attrezzature, oltre che il sequestro del pescato, i pescatori abusivi degli stagni che la Regione ha dato in concessione esclusiva a consorzi e cooperative, soprattutto nell’Oristanese.

È questo il senso della leggina presentata dal consigliere del Pd Mario Tendas: «Serviva un deterrente – ha detto in aula – per mettere fuorilegge gli abusivi e restituire la certezza del diritto ai concessionari».

Le multe decise dal Consiglio – sarà l’assessorato all’Agricoltura a vigilare e sanzionare attraverso il Corpo forestale, la polizia locale e le guardie giurate– variano – a secondo dell’entità del pescato catturato illegalmente: da 100 e 300 euro fino a cinque chili di pescato, da 500 a 800 euro per quantità superiori ai cinque chili e fino ai 50 chili, da mille a 3mila in caso di quantità superiori.

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