La Nuova Sardegna

Biografia di un progetto L’arte pubblica di Nivola

di Paolo Curreli
Biografia di un progetto L’arte pubblica di Nivola

Alghero, in mostra il percorso creativo per il Palazzo della Regione

24 settembre 2015
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ALGHERO. Continua l’itinerario della mostra dedicata all’ultimo progetto di arte pubblica di Nivola, presentata per la prima volta al pubblico nel maggio scorso all’interno della storica sede del Palazzo del Consiglio Regionale di Cagliari e successivamente a Carbonia e Iglesias, viene oggi riproposta entro la suggestiva cornice del Parco Naturale Regionale di Porto Conte da oggi e fino al 30 ottobre. «La rassegna – dice Giuliana Altea presidente della Fondazione Nivola – si presenta come una nuova occasione per ripercorrere la vicenda legata al progetto artistico dello scultore, alla ricerca del suo significato più profondo, del senso poetico e della passione civica che lo pervadono».

L’incarico della Regione.

Quando nel 1985 Nivola viene invitato dall’allora presidente del Consiglio Regionale Emanuele Sanna, trova i lavori per la realizzazione dell’edificio particolarmente avanzati, come lui stesso scrive nei suoi appunti personali esposti in mostra: «La mia proposta ha sorpreso i progettisti che credevano di limitare il mio intervento al trattamento decorativo del muraglione dei parcheggi in via Cavour. Un compito minore, che non valeva il disturbo. I disegni dei progettisti, a quel punto già definiti e completi, dettagliati fino ai vasi per i fiori, non prevedevano spazio per le sculture». L’artista decide di accettare l’incarico della decorazione del Palazzo del Consiglio Regionale nonostante sia anziano e il suo stato di salute sia fortemente compromesso a causa di un tumore. Nivola dunque è consapevole che questo sarà il suo ultimo progetto, e anche per questo motivo deciderà d’impiegare tutte le sue energie per dare vita a una sorta di manifesto del suo lavoro, costringendo l’architetto Pintori e gli ingegneri Atzeni, Farci e Diaz a ridisegnare i tre livelli dell’edificio secondo la sua visione d’integrazione fra arte e architettura. Il nuovo percorso espositivo, a cura di Davide Mariani e realizzato dallo studio AJF/ design, riporta il visitatore alla realtà del cantiere e alle atmosfere dello studio che Nivola aveva a Long Island a New York.

Madri e Costruttori.

«L’idea progettuale dell’artista – scrive Mariani – si caratterizza per la presenza di Madri mediterranee dalle linee morbide e accoglienti in contrapposizione ai Costruttori dalle forme squadrate e massicce, che vengono a ricomporsi nell’unità dell’architettura secondo i principi femminile e maschile». Quando Nivola, verso i primi anni Cinquanta, inventa una nuova tecnica scultorea: il “Sand-casting”, che consiste nel realizzare un calco in cemento da una matrice di sabbia, ottiene immediatamente un largo consenso. Questa tecnica infatti gli consentirà di realizzare dei grandi bassorilievi che saranno impiegati per decorare importanti edifici pubblici in collaborazione con i più grandi architetti del nostro tempo, tra i quali Breuer, Sert e Saarinen.

«Nonostante in America siano numerosi gli interventi di arte pubblica realizzati da Nivola, soprattutto per scuole e Università, – continua Mariani – in Sardegna, al contrario, egli riesce a eseguire solamente due progetti: il primo nel 1966 in Piazza Satta a Nuoro mentre il secondo è quello che la mostra Biografia di un progetto artistico prende in esame, ovvero nel Palazzo del Consiglio Regionale di Cagliari».

Le opere in mostra.

Il pubblico in questa nuova occasione potrà vedere in mostra oltre trenta disegni preparatori del progetto, una serie di stampe e video che documentano le opere esterne al Palazzo del Consiglio Regionale di Cagliari e tre sculture in bronzo dell’artista di rientro da Pietrasanta, grazie al supporto del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. “Biografia di un progetto artistico. Nivola al Palazzo del Consiglio Regionale” intende presentare al pubblico l’ultimo progetto di arte pubblica di Costantino Nivola, il secondo in Sardegna ad opera dell’artista, dopo quello realizzato nel 1966 per Piazza Satta a Nuoro. A distanza di trent’anni dall’inizio dei lavori per il Palazzo del Consiglio Regionale, oggi, grazie al comitato scientifico che ha curato la mostra, è possibile ripercorrere ancora una volta la vicenda di un progetto ampio e articolato che tutt’ora risulta di grande interesse, sia per il dibattito in merito alle relazione tra arte e architettura, sia per il suo valore simbolico e identitario. La mostra sarà aperta da lunedì a venerdì dalle 9 alle 14.

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