La Nuova Sardegna

Aerei, Ryanair rassicura: «Nessuna intenzione di lasciare la Sardegna»

Aerei Ryanair in un'immagine d'archivio
Aerei Ryanair in un'immagine d'archivio

Sono già in vendita i biglietti della compagnia irlandese per l'estate 2016. Una risposta ufficiale ai rumor di questi giorni che avevano coperto di nuvole grigie il cielo del futuro low cost sopra Cagliari e Alghero

24 novembre 2015
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CAGLIARI. «La programmazione Ryanair per l'estate 2016 è attualmente in vendita. Non abbiamo intenzione di lasciare la Sardegna e non interveniamo su voci e speculazioni». Poche parole, ma chiare, rilasciate all'Ansa dal colosso irlandese dei low cost: nessuna intenzione di andare via dall'Isola. Una risposta in qualche modo ai rumor di questi giorni che avevano coperto il cielo del futuro low cost sopra Cagliari e Alghero di nuvole grigie. Pomo della discordia, la possibilità di tagli ai collegamenti sui due scali dell'Isola legata ai rapporti tra Regione e Ryanair. Di mezzo l'Unione europea con i suoi no agli aiuti pubblici alle compagnie private. Un'ipotesi che aveva scatenato lamentele e polemiche. Innanzitutto da parte di chi - magari prenotando con largo anticipo - stava imparando a conoscere l'Europa anche con cinquanta euro andata e ritorno. Poi di chi lavora e dá lavoro grazie all'arrivo di quanti sbarcano in Sardegna con i voli low cost.

Una battaglia dei cieli che si era spostata anche a terra con gli attacchi dell'opposizione alla Giunta Pigliaru. Dalle frecciate dell'ex sindaco di Alghero Marco Tedde all'attuale primo cittadino della città catalana Mario Bruno, che a giorni sarà ricevuto in Regione. A quelli dell'ex presidente della Regione Ugo Cappellacci all'attuale esecutivo.

«I fallimenti di questa Giunta parlano da soli - attacca il coordinatore di Fi - non hanno vigilato sul corretto funzionamento della continuità per Roma e Milano, varata dalla nostra Giunta, hanno abrogato in maniera ottusa la continuità per le rotte minori, stanno facendo scappare le compagnie low cost. La Sardegna non può continuare a pagare il prezzo della mancanza di coraggio e di qualcosa che somigli ad una linea politica di una Giunta da convegno, tutta teoria e zero pratica». Subito la replica del deputato Pd Silvio Lai.

«Sui trasporti- controbatte - Cappellacci tralascia il fatto che in questi due anni l'assessore Deiana e la Giunta Pigliaru hanno dovuto cercare di porre rimedio ai danni fatti dal su governo. Danni che riguardano, ad esempio, operazioni di supporto alle compagnie low cost palesemente contrarie a quanto previsto dai regolamenti europei e puntualmente sanzionate dalla Comunità Europea che ora chiede la restituzione di quanto elargito».

Controreplica di Cappellacci: «Noi abbiamo varato la Ct1, Pigliaru la Ct zero». Attacchi anche dall'europarlamentare Salvatore Cicu (Fi). «La Giunta Pigliaru - spiega - si sta facendo artefice di un preciso disegno di smantellamento del sistema trasporto aereo sardo, mostrando un livello di impreparazione politica senza precedenti e lasciando isolata la Sardegna dal resto d'Europa. Dopo il fallimento della continuità sugli scali di Roma e Milano, il peggio non sembra non aver fine: col pasticcio di Alghero si rischia infatti non solo di consentire l'abbandono definitivo di una delle più storiche compagnie com'è Ryanair, ma indirettamente si condanna all'impoverimento un intero territorio, dove il turismo e la presenza delle low cost risultano determinanti nell'economia locale». (Stefano Ambu per l'Ansa)

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