La Nuova Sardegna

L’ombra della faida dietro il delitto

Faida è una parola che ancora nessuno pronuncia, ma l’ombra della faida aleggia su Gairo e su altri paesi della tormentata Ogliastra. Erano tutti amici gli ultimi morti ammazzati, alcuni di loro...

23 dicembre 2015
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Faida è una parola che ancora nessuno pronuncia, ma l’ombra della faida aleggia su Gairo e su altri paesi della tormentata Ogliastra. Erano tutti amici gli ultimi morti ammazzati, alcuni di loro anche molto amici. Poi qualcosa si è spezzato e gli amici hanno cominciato a farsi dispetti. Sempre più pesanti fino ad arrivare alla violenza cieca, affidata ai fucili calibro 12, ai pallettoni. Tre morti a Gairo nell’ultimo anno, tutti omicidi strettamente collegati tra loro anche se, si è incredibile perchè sembrerebbe una contraddizione,

difficili da collegare. Almeno per quanto riguarda le indagini. Perché chi conosce bene le cose i collegamenti li ha già fatti ed è per questo motivo che la preoccupazione cresce di giorno in giorno. I carabinieri stanno passando al setaccio la vita dei morti ammazzati, seguono minuziosamente tutte le piste investigative ma non è facile risalire agli assassini quando ci si trova davanti a un muro impenetrabile di silenzio. Che non è sempre omertà, ma più semplicemente il tentativo di tenersi fuori dai guai. Perché i fucili sono sempre pronti a sparare e seminare morte. La pista più forte seguita dagli investigatori resta sempre quella delle piantagioni di marijuana. Decine di piantagioni scoperte e centinaia ancora produttive nelle zone più impervie e inaccessibili. Centinaia di chili di droga immessi sul mercato e centinaia di migliaia di euro incassati. Anche a prezzo della vita. (plp)

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