La Nuova Sardegna

La spaccatura

L’associazione della Gallura: «Andremo alla conferenza»

OLBIA. La Cna Gallura non ci sta. Condivide le critiche mosse all’assessorato regionale ma, allo stesso tempo, non sposa l’idea di non partecipare alla conferenza dell’artigianato. Il motivo è...

28 gennaio 2016
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OLBIA. La Cna Gallura non ci sta. Condivide le critiche mosse all’assessorato regionale ma, allo stesso tempo, non sposa l’idea di non partecipare alla conferenza dell’artigianato. Il motivo è semplice: «Si perde una importante occasione di confronto». Così i rappresentanti galluresi prenderanno comunque parte al meeting, ma a titolo personale. Il dissenso è emerso durante l’ultima direzione regionale della Cna, quando il presidente territoriale della confederazione in Gallura, Benedetto Fois, ha votato a favore della partecipazione alla conferenza. «Per quanto contestabile dal punto di vista dell’organizzazione, della tempistica, dell’articolazione degli argomenti e del mancato coinvolgimento delle rappresentanze artigiane, la Cna Gallura ritiene imperdibile questa occasione di confronto diretto – si legge nel documento presentato in direzione –. Partecipare significa orientare la discussione su argomenti che interessano le imprese, inserire temi non previsti, rappresentare tutte le criticità esistenti». Una posizione netta, quella della Cna Gallura. «Partecipare significa pretendere che le risultanze della conferenza siano inserite subito nelle decisioni regionali – si legge ancora –. La Gallura si trova a essere il territorio ospitante benché questa decisione sia stata presa in autonomia dall’assessorato. E ricadrebbe proprio sulla nostra struttura il peso politico di una assenza difficilmente comprensibile da parte delle imprese locali. In un panorama di rapporto e di rappresentanza sempre più difficile, la nostra già debole situazione pagherebbe un prezzo insormontabile». Poi un’altra battuta: «Non essendo comprensibili i vantaggi che scaturirebbero dal non partecipare, riteniamo che questo sia un atto di debolezza. Non accettare il confronto non avvantaggia chi lo rifiuta». La Cna Gallura, infine, sottolinea: «Prendiamo atto della volontà della maggioranza e, pur non condividendone le motivazioni, ci adeguiamo nel rispetto delle regole democratiche». (d.b.)

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