Cannabis, in aumento le coltivazioni in casa confiscate 1400 piante
Il bilancio del comando provinciale dei carabinieri 90mila chiamate al 112 e la piaga degli incendi alle auto
CAGLIARI. In Europa il 112 è uno dei numeri di emergenza per il territorio italiano, i cellulari ormai ce l’hanno nei numeri già presenti nella memoria del telefono e d’altronde la frase «chiamo i carabinieri» è la più frequente, non importa se il teatro è un incidente stradale oppure un condominio dove è scoppiata una lite tra gli abitanti. In un anno, al 112 di Cagliari e provincia sono arrivate 90mila telefonate, oltre 37mila riguardavano “dissidi privati” e per altre 6.500 si è trattato di denunce di reati. Dal giugno 2016 al comando provinciale di Cagliari c’è anche un’utenza ulteriore per questo numero buono per tutte le emergenze: le vittime della violenza di genere che, al comando di via Nuoro, si possono ormai recare nella certezza di venire accolte nella stanza rosa (sala per le audizioni delle donne), un salottino confortevole dove altre donne, carabinieri, specializzate nella gamma delle violenze contro il sesso femminile, ascoltano, consigliano, eventualmente raccolgono una denuncia oppure dirottano la donna subito verso un luogo sicuro dove continuare la propria vita. Da quando è aperta, le denunce per atti persecutori e lesioni dolose sono in leggero aumento e questo sia perché cresce la consapevolezza nelle vittime sia perché c’è più fiducia verso le istituzioni. Il bilancio di un anno di attività tracciato dal comandante provinciale, Luca Menniti, ha il fiore all’occhiello dell’inaugurazione della prima stanza rosa della Sardegna, ma anche due omicidi di cui si sono scoperti i responsabili e così anche per i tre tentativi di omicidio che sono toccati all’Arma. Menniti ha sottolineato che in Sardegna non c’è criminalità organizzata, ma gira molta droga e cresce il fenomeno delle coltivazioni domestiche di cannabis: sono 1.419 le piante sequestrate nel 2016, vengono coltivate nei campi ma anche in attrezzatissime serre d’appartamento. Le attività di polizia giudiziaria hanno prodotto 34.140 atti (perquisizioni, sequestri, interrogatori, ispezioni) . Oltre 14mila ore sono state impiegate in attività di ordine pubblico cui hanno contribuito 2.972 carabinieri. Anche sulle strade l’Arma ha garantito presenza con 47.798 pattuglie. Infine, un reato che è frequente quasi soltanto qui nell’isola è l’incendio delle auto. «È un malcostume sociale diffuso - commentava il comandante Menniti - per risolvere contese, spesso chi lo fa è un incensurato. E’ un fenomeno pericoloso: in vari casi le fiamme sono arrivate fino ai caseggiati».