Isola nella morsa del caldo a Capo Frasca 44 gradi
di Antonello Palmas
La località al terzo posto per temperatura percepita. In vetta Ferrara con 49 E tra oggi e domani le previsioni annunciano un ulteriore innalzamento.
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SASSARI. Per favore, non chiamatelo bel tempo. Il caldo da impazzire e la consapevolezza di non potersela prendere con nessuno sono il mix che in queste ore sta mandando in tilt anche i fisici più resistenti. Tutta l’Italia (ma non solo) è in preda all’anticiclone africano chiamato col nome di Caronte, non a caso il traghettatore dell’Inferno, che sta portando temperature superiori anche di 8-9 gradi rispetto alle medie stagionali e sta colpendo soprattutto nord, regioni tirreniche e Sardegna. Proprio nell’isola ieri è stata rilevata la terza temperatura percepita più alta a livello nazionale: quella di Capo Frasca, dove a fronte di 37°C reali si aveva la sensazione di bollire a 44.
Poco importa se c’è chi stava peggio: il record è stato a Ferrara, dove – secondo dati dell'Aeronautica militare – la temperatura percepita era di 49 gradi, anche se il termometro ne segnava 37°C; e al secondo posto c’era Termoli, in Molise, dove la sensazione di calore era di 46°C, ma quelli effettivi erano 30. Per quanto riguarda il resto della Sardegna, l'afa non ha risparmiato in particolare la Costa Smeralda e la parte meridionale dell'isola, con diverse zone che hanno toccato i 40 gradi percepiti, come Decimomannu. Una vera dannazione per un territorio che deve affrontare una siccità mai così drammatica.
In 15 regioni, dal Piemonte alla Sicilia, ci sono state località dove si boccheggiava. In Piemonte si è sofferto a Torino e Cuneo (40°C percepiti) e ancora di più a Mondovì (42). In Lombardia l'afa si è fatta sentire a Bergamo (41), Brescia (40) e Milano (39).In Veneto il peggio l’hanno vissuto a Verona (42), Padova e Treviso (40), e Venezia (38). In Friuli Venezia Giulia, le più calde sono state Trieste e Aviano (41). In Trentino Alto Adige, la punta massima è a Bolzano (40), mentre in Liguria i 40°C si sono sentiti in provincia di Savona. In Emilia Romagna caldo quasi ovunque. Se Ferrara ha la maglia nera, hanno sofferto anche Bologna (42) e Parma (41).
E non c'è stata tregua nemmeno al mare: a Cervia si sono registrati 43°C percepiti, 41 a Rimini. In Toscana si boccheggiava soprattutto a Grosseto e Arezzo (42). Ma è andata male anche ai turisti che hanno deciso di visitare Firenze (38) e a chi ha scelto l'Argentario (37). Nel Lazio temperature roventi a Roma (39 percepiti ) e Frosinone (40). In Abruzzo è Pescara con i suoi 40°C avvertiti ad avere il termometro più in alto. È andata un po’ meglio al Sud, con l'eccezione del Molise. In Campania a Grazzanise il caldo avvertito è stato di 41. Situazione analoga in Sicilia, con Catania a 42°C, e appena peggiore in Puglia con due località, in provincia di Taranto, sopra i 40: Marina di Ginosa (42) e Grottaglie (40).
E oggi e domani sarà ancora peggio: ad Alghero, se la temperatura reale oggi si fermerà a 32°C, quella percepita sarà di 36, mentre domani si arriverà a 35 (percepiti 37); oggi a Olbia a metà giornata la sensazione sarà di 36 (temperatura effettiva), mentre in serata ai 31°C reali corrisponderanno 38 percepiti; più o meno la stessa situazione di domani, ma con 35 gradi alle 14. A Cagliari oggi ci saranno 33°C (39 percepiti), domani 33 (37). A Nuoro la sensazione dei 34 gradi di oggi e dei 35 di domani sarà suffragata dal termometro. Un cambiamento si avrà da giovedì con l’arrivo dell’anticiclone Circe e temperature meno torride.
Poco importa se c’è chi stava peggio: il record è stato a Ferrara, dove – secondo dati dell'Aeronautica militare – la temperatura percepita era di 49 gradi, anche se il termometro ne segnava 37°C; e al secondo posto c’era Termoli, in Molise, dove la sensazione di calore era di 46°C, ma quelli effettivi erano 30. Per quanto riguarda il resto della Sardegna, l'afa non ha risparmiato in particolare la Costa Smeralda e la parte meridionale dell'isola, con diverse zone che hanno toccato i 40 gradi percepiti, come Decimomannu. Una vera dannazione per un territorio che deve affrontare una siccità mai così drammatica.
In 15 regioni, dal Piemonte alla Sicilia, ci sono state località dove si boccheggiava. In Piemonte si è sofferto a Torino e Cuneo (40°C percepiti) e ancora di più a Mondovì (42). In Lombardia l'afa si è fatta sentire a Bergamo (41), Brescia (40) e Milano (39).In Veneto il peggio l’hanno vissuto a Verona (42), Padova e Treviso (40), e Venezia (38). In Friuli Venezia Giulia, le più calde sono state Trieste e Aviano (41). In Trentino Alto Adige, la punta massima è a Bolzano (40), mentre in Liguria i 40°C si sono sentiti in provincia di Savona. In Emilia Romagna caldo quasi ovunque. Se Ferrara ha la maglia nera, hanno sofferto anche Bologna (42) e Parma (41).
E non c'è stata tregua nemmeno al mare: a Cervia si sono registrati 43°C percepiti, 41 a Rimini. In Toscana si boccheggiava soprattutto a Grosseto e Arezzo (42). Ma è andata male anche ai turisti che hanno deciso di visitare Firenze (38) e a chi ha scelto l'Argentario (37). Nel Lazio temperature roventi a Roma (39 percepiti ) e Frosinone (40). In Abruzzo è Pescara con i suoi 40°C avvertiti ad avere il termometro più in alto. È andata un po’ meglio al Sud, con l'eccezione del Molise. In Campania a Grazzanise il caldo avvertito è stato di 41. Situazione analoga in Sicilia, con Catania a 42°C, e appena peggiore in Puglia con due località, in provincia di Taranto, sopra i 40: Marina di Ginosa (42) e Grottaglie (40).
E oggi e domani sarà ancora peggio: ad Alghero, se la temperatura reale oggi si fermerà a 32°C, quella percepita sarà di 36, mentre domani si arriverà a 35 (percepiti 37); oggi a Olbia a metà giornata la sensazione sarà di 36 (temperatura effettiva), mentre in serata ai 31°C reali corrisponderanno 38 percepiti; più o meno la stessa situazione di domani, ma con 35 gradi alle 14. A Cagliari oggi ci saranno 33°C (39 percepiti), domani 33 (37). A Nuoro la sensazione dei 34 gradi di oggi e dei 35 di domani sarà suffragata dal termometro. Un cambiamento si avrà da giovedì con l’arrivo dell’anticiclone Circe e temperature meno torride.