La Nuova Sardegna

Il ministro degli Esteri catalano risponde alla solidarietà del consiglio regionale

Il ministro degli Esteri catalano risponde alla solidarietà del consiglio regionale

“Caro Presidente, a nome del Governo della Catalogna, vorrei ringraziarla per il suo messaggio di supporto e incoraggiamento a difesa dei principi democratici e dei diritti civili”. Raül Romeva i...

29 settembre 2017
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“Caro Presidente, a nome del Governo della Catalogna, vorrei ringraziarla per il suo messaggio di supporto e incoraggiamento a difesa dei principi democratici e dei diritti civili”. Raül Romeva i Rueda risponde con queste parole alla lettera partita dalla Sardegna e firmata dal governatore Francesco Pigliaru (foto) e dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau (foto). La Regione, infatti, aveva espresso il suo sostegno alla Generalitat de Catalunya dopo l’arresto di 14 politici catalani ordinati dal Governo centrale spagnolo. Il numero degli arresti era poi salito a 17, tra cui il braccio desatro del vicepresidnete della Catalogna.

«Le notizie che arrivano sono preoccupanti - avevano scritto Pigliaru e Ganau – si respira un clima di messa in pericolo delle libertà democratiche mentre invece esistono strumenti istituzionali e organi costituzionali che gli Stati possono utilizzare per far valere le proprie funzioni e competenze. Agire con la forza, negare il diritto dei cittadini di esprimere le proprie opinioni politiche e di proporre riforme sull'autodeterminazione è sempre una lesione grave dei valori e dei principi su cui si fondano le democrazie moderne». Ieri, la replica di Raül Romeva i Rueda che, dopo i ringraziamenti ai “colleghi”sardi, è passato alla descrizione dei fatti: «Col pretesto di difendere un’interpretazione restrittiva della Costituzione Spagnola, il Governo ha imposto uno stato di emergenza non dichiarato, che ha determinato un’intollerabile violazione dei diritti e delle libertà. Negli ultimi giorni la polizia paramilitare spagnola, la Guardia Civil, ha fatto irruzione e ha perquisito gli uffici di testate giornalistiche catalane e i servizi postali catalani hanno ricevuto ordine d’interrompere la distribuzione di giornali di associazioni di privati cittadini e partiti politici . Allo stesso tempo, vi sono stati tentativi di sospendere manifestazioni pubbliche e raduni politici ed è stata confiscata corrispondenza spedita dalla Commissione Elettorale. Il Governo catalano è più determinato che mai a dare al popolo della Catalunya l’opportunità di scegliere democraticamente il proprio futuro politico. Poiché con ogni probabilità questa situazione si farà più acuta nei prossimi giorni, vorrei chiederle gentilmente di perseverare nel suo impegno per la difesa e promozione dei valori democratici».



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