La Nuova Sardegna

Chiaramonti, i vandali distruggono il Gesù bambino delle associazioni

di Letizia Villa
Chiaramonti, i vandali distruggono il Gesù bambino delle associazioni

Vandali si accaniscono sulla statua nel presepe dei giardini. Il parroco: atto sacrilego

11 gennaio 2018
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CHIARAMONTI. Era il Gesù Bambino del presepe delle associazioni che, a pochi giorni dal Natale, era stato allestito nella grande capanna all’interno dei giardini pubblici perché tutta la comunità in armonia ricordasse il vero senso della festività, anche coloro che passavano frettolosamente da quelle parti. Eppure c’è chi non ha avuto riguardi e ha danneggiato la statua del Bambinello, utilizzando anche una sigaretta.

La scoperta è stata fatta sabato mattina, al termine della messa dell’Epifania animata dai bambini delle classi di catechismo che hanno riproposto l’arrivo dei Magi alla mangiatoia. La giornata di sole ha invitato molti a intrattenersi ai giardini e alcuni a sostare di fronte al bel presepe a cui erano state aggiunte appunto le statue dei Re provenienti dall’Oriente. Qualcuno ha notato che al Gesù Bambino mancavano due dita dalla mano sinistra. Ma non solo, l’ombelico era pieno di cenere come se qualcuno vi avesse spento un mozzicone di sigaretta, che è stato trovato lì vicino. Prendendolo in braccio si è poi visto che la statua aveva addirittura un grosso buco nella spalla destra.

Si sarebbe potuto pensare a un fatto accidentale, ma i segni della sigaretta spenta nell’ombelico e la cenere sul panno non lasciano dubbi sulla volontà di un atto che, non solo va contro ogni regola di civiltà, ma «è un atto sacrilego» come ha sottolineato il parroco don Paolo Tirotto, subito avvisato dell’accaduto.

Quello preso di mira era il Gesù Bambino di tutti. Di chi ha voluto confidare nella fiducia degli altri, lasciandolo lì deposto perché tutti lo potessero ammirare. Era anche il Gesù Bambino di chi, volutamente, alla vigilia o nelle prime ore del giorno dell’Epifania lo ha oltraggiato e danneggiato suscitando lo sgomento e la condanna da parte di bambini e adulti, del parroco che aveva concesso l’utilizzo delle statue della parrocchia, dei presidenti e componenti delle associazioni che avevano creduto in quel simbolo di aggregazione per tutto il paese.

Il presidente della Pro Loco Eugenio Brunu, a nome di tutte le associazioni che hanno organizzato e allestito il presepe, ha presentato denuncia contro ignoti per danneggiamento ai carabinieri. Sempre le associazioni intendono quantificare il danno e pagare il restauro della statua. Un aiuto per l’identificazione dei responsabili che, promette Brunu, «verranno perseguiti per vie legali», potrebbe venire dalle telecamere attorno alla piazza. La denuncia pubblica dell’accaduto non serve da lancio pubblicitario per le “gesta” dei balordi, ma per far capire che si tratta di un atto isolato che il paese condanna fermamente. Un modo per spingere i bambini di oggi a prendere le distanze da chi vuole mortificare le iniziative positive di una comunità.

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