La Nuova Sardegna

Dalla Regione 4,8 milioni per risarcire le aziende

Dalla Regione 4,8 milioni per risarcire le aziende

La delibera della Giunta firmata su proposta dell’assessore all’agricoltura Caria Cinquanta euro per ogni capo ovicaprino morto, tre per quelli presenti in azienda

21 marzo 2018
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CAGLIARI. Gli allevatori che hanno avuto la sventura di vedere il proprio gregge falcidiato dalla blue tongue verranno risarciti dalla Regione con un forfait per compensare le misure sanitarie imposte loro nel prevenire il propagarsi della malattia: 50 euro per ogni capo ovicaprino morto a causa dell’epidemia e 3 euro per ogni capo presente in azienda alla dichiarazione della sede di focolaio. È quanto previsto dalle nuove direttive approvate ieri dalla Giunta, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, per gli aiuti alle aziende zootecniche stanziati nel fronteggiare i danni causati dalla febbre catarrale degli ovini (la blue tongue o lingua blu) nel corso del 2017. Con una disponibilità totale di quasi 4.8 milioni di euro si interverrà quindi sui circa 36 mila capi morti e sugli 850 mila capi coinvolti nei focolai.

Il provvedimento licenziato ieri dall’esecutivo è frutto delle interlocuzioni seguite in questi mesi con i diversi portatori di interesse e concluse con l’ultimo tavolo verde dove le associazioni di categoria agricola hanno condiviso, all’unanimità, le modalità di intervento. Ancor prima di approdare in Giunta e sul tavolo dell’assessorato le direttive erano già state discusse e approvate in commissione attività produttive del Consiglio regionale.

Il risarcimento. Il calcolo forfettario dei 3 euro a capo presente nelle aziende sede di focolaio è stato previsto soprattutto per fronteggiare le maggiori spese che gli imprenditori hanno dovuto sostenere nell’acquisto di medicinali per il trattamento degli animali infetti e di repellenti per limitare la circolazione degli insetti vettore all’interno degli ambienti di ricovero in cui sono state detenute le greggi. Il calcolo forfettario a capo tiene inoltre conto del calo delle produzioni e delle restrizioni alla movimentazione degli animali che hanno generato un aggravio nei costi alimentari causati dall’impossibilità di spostare gli animali verso i pascoli. L’integrazione forfettaria dei 50 euro a capo morto ha invece l’obiettivo di contribuire alla ricostituzione del patrimonio zootecnico aziendale perduto a seguito della malattia.

Beneficiari e condizioni. Hanno titolo a presentare la domanda di aiuto il proprietario o il detentore degli animali il cui allevamento sia stato dichiarato sede di focolaio di Blue tongue entro il 28 febbraio 2018. L'aiuto è concesso a condizione che le aziende interessate abbiano applicato tutte le misure imposte per impedire la diffusione della malattia e che, in particolare, abbiano rispettato gli obblighi di vaccinazione disposti dalla normativa regionale per tutti i capi, fatte salve le esclusioni e le limitazioni disposte negli allevamenti dall’autorità sanitaria.

Le domande ai Comuni. Gli aiuti sono erogati direttamente dai Comuni interessati, ai quali saranno presentate le istanze di aiuto a partire dalla data che verrà comunicata in seguito. I Comuni provvederanno all’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’erogazione e alla liquidazione delle somme, mentre l’assessorato dell’agricoltura trasferirà a ogni Comune le risorse necessarie per i pagamenti alle aziende aventi diritto. (a.palm.)



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