La Nuova Sardegna

Aras, lavoratori in piazza: sì al passaggio in Laore

Aras, lavoratori in piazza: sì al passaggio in Laore

Va avanti lo sciopero degli allevatori. M5s attacca la Regione, la replica: fatto tutto il possibile

30 agosto 2018
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CAGLIARI. Lo sciopero dei dipendenti Aras andrà avanti sino a quando non sarà fatta chiarezza sul loro futuro: gli allevatori chiedono i 4 stipendi arretrati, i rimborsi chilometrici dovuti per le prestazioni eseguite da un capo all’altro della Sardegna, ma soprattutto pretendono il passaggio all’interno dell’Agenzia regionale Laore, come previsto dalla legge 3 del 2009. Ieri i lavoratori dell’Aras hanno partecipato sotto il palazzo del Consiglio regionale in via Roma a una manifestazione organizzata da Confederdia. «I dipendenti resteranno fermi nelle loro posizioni fino a quando non saranno riconosciuti i crediti maturati e non verrà realmente avviato il processo di stabilizzazione – spiega il segretario regionale del sindacato, Osvaldo Ibba –. Si è abusato del senso di responsabilità dei lavoratori che hanno continuato per tanti mesi ad anticipare spese per raggiungere le aziende senza ricevere la retribuzione. Adesso non sono più disposti a farlo». I dipendenti, insomma, non accolgono l'appello lanciato due giorni fa dall'assessore all'Agricoltura, Pier Luigi Caria, a garantire continuità lavorativa. Lunedì l'assessore aveva fatto sapere anche di aver individuato la figura del commissario straordinario Aras e che ora è in attesa che l'assemblea dell'associazione si attivi per favorire al più presto la nuova nomina». Intanto i parlamentari del Movimento Cinquestelle Emiliano Fenu (commissione Finanze e Tesoro al Senato) e Alberto Manca (commissione Agricoltura e Commissione Ambiente alla Camera) attaccano la Regione: «Ancora non ha inviato alla Ragioneria dello Stato i dati richiesti un mese fa e necessari per dare un parere contabile sul passaggio dei trecento dipendenti dell'associazione all'Agenzia Laore». E aggiungono: «Abbiamo timore che da parte della Regione vi sia la volontà di non applicare la legge 3/2009». Immediata la replica degli assessori Caria e Spanu (Personale): «La Regione ha trasmesso al ministero dell'Economia tutta la documentazione in suo possesso a partire dalla metà dello scorso mese di giugno e con le successive integrazioni a metà luglio». Il 31 luglio, aggiungono, «abbiamo ricevuto un'ulteriore richiesta di integrazione da parte del Mef, ma si tratta di documenti che sono nella disponibilità solo dell'Aras e per questo abbiamo chiesto all'associazione di trasmettere le necessarie informazioni con nota protocollata l'8 agosto 2018. A oggi non è tuttavia arrivata alcuna risposta».

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