La Nuova Sardegna

Caccia a settembre, Regione ancora battuta

Accolto anche dalla prima sezione del Tar il ricorso degli ecologisti, non si spara a lepri e pernici

14 settembre 2018
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CAGLIARI. La Regione ce l’ha messa tutta, ma la parte della ragione resta quella del Grig e delle altre associazioni ecologiste: niente caccia alla lepre e alla pernice il 30 settembre e il 7 ottobre perché manca il censimento sulla consistenza di quelle due specie sul territorio dell’isola. Dopo il decreto presidenziale è arrivata l’ordinanza della prima sezione del Tar, nuovo presidente Dante D’Alessio ed estensore Gianluca Rovelli. Decisione anticipata al 12 settembre su istanza della Regione. Ora se ne riparlerà il 5 dicembre per la decisione di merito, ma comunque vada sarà troppo tardi: tra settembre e ottobre le doppiette dovranno restare negli armadi. Chiara la motivazione, che richiama quella dello scorso anno e accoglie il ricorso firmato dall’avvocato Carlo Augusto Melis per le associazioni anticaccia: è vero che l’Istituto di veterinaria dell’Università di Sassari ha avviato uno studio-censimento che riguarda anche lepri e pernici, ma - osservano i giudici nell’ordinanza - l’ha soltanto avviato e non concluso. Quindi, in altre parole, il censimento non c’è e senza quello, come conferma l’Ispra, non si può sparare un colpo. «Pur tenendo conto dei poteri discrezionali della Regione - si legge nell'ordinanza - la verifica dell’intrinseca coerenza del provvedimento impugnato rispetto ai dati conoscitivi acquisiti nel procedimento porta a ritenere, pur in questa fase cautelare, che suscitano i vizi dedotti dalle associazioni ricorrenti».

Soddisfatto il leader del Gruppo di Intervento giuridico Stefano Deliperi: «Ogni anno la Regione fa questa figuraccia ma ci riprova sempre, davvero non capisco perché. Sapevano benissimo di non avere il censimento - avverte Deliperi - allora perché andare avanti con quel calendario? Arrivederci all’anno prossimo, noi saremo sempre qui». (m.l)



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