La Nuova Sardegna

Monte Pino, le auto rimosse da un carrozziere: «Lo faccio io gratis»

di Giandomenico Mele
Vittorio Musselli
Vittorio Musselli

L’aiuto di Musselli, noto rallista: «Dopo il disastro non ho dormito per settimane»

24 novembre 2019
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OLBIA. C’è la solidarietà, quel sentimento che avvicina le persone davanti alla tragedia. C’è l’impegno e la forza dei sentimenti, che superano la grigia ottusità della burocrazia. Vittorio Musselli è abituato a tirare dritto senza paura, da campione di rally che conosce il rischio e la velocità. Lui si è offerto di recuperare le carcasse del Land Rover e dell’Alfa 147, le auto che il 18 novembre di sei anni fa sprofondarono nella voragine lungo la provinciale 38. La strada di Monte Pino. Sono le auto sulle quali viaggiavano Bruno Fiore e Sebastiana Brundu, morti insieme alla consuocera Maria Loriga nel crollo della strada nell’alluvione del 18 novembre 2013.

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Alessandro Fiore, il figlio della coppia, così come Veronica Gelsomino, unica sopravvissuta in quel drammatico volo, dovranno portare via al più presto le carcasse dell’Alfa 147 e del fuoristrada precipitati nella voragine. Vittorio Musselli, titolare dell’omonima carrozzeria, con officine a Olbia e Tempio, si è offerto di farlo gratuitamente. Con i suoi uomini e con i suoi mezzi. Oggi come sei anni fa. «Ho parlato ieri (giovedì, ndr) con la famiglia Fiore, che mi ha spiegato quanto stava accadendo. Mi hanno detto che è stato intimato loro di portare via le vetture a proprie spese. Erano basiti – spiega Musselli –. Io sono a disposizione, sabato, domenica. Quando saranno pronti. Ho detto loro di contattare la signora Gelsomino, sono pronto a caricare le auto sul mio carro gru e portarle al centro di rottamazione. Io voglio dare una mano, sono stato colpito da quella tragedia e credo sia un obbligo morale mettermi a disposizione. Come feci sei anni fa. Oggi non è cambiato nulla».

La vicenda. Alessandro Fiore e Veronica Gelsomino hanno ricevuto un ordine tassativo di portare via le auto entro il prossimo giovedì. Lo dovranno fare a proprie spese. «Inquinano», così gli è stato riferito dai finanzieri della sezione navale di Olbia, impegnati in un’attività di polizia ambientale a tutela del territorio. «Ho spiegato alla famiglia Fiore che il mio impegno per portare via le auto a titolo gratuito non si è esaurito nel tempo – sottolinea Vittorio Musselli – Certe cose non si dimenticano. Considero un mio dovere farlo, sei anni fa io come tante altre aziende ci impegnammo per dare una mano. Ho detto loro di portarmi i documenti e le auto verranno portate via. Voglio che finisca questa odissea. Da cittadino queste sono cose che si fanno con il cuore, senza secondi fini».

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L’Alfa 147 di Veronica Gelsomino e la Land Rover a bordo della quale c’erano i genitori e la suocera di Alessandro Fiore erano state tirate su dalla voragine un anno fa, durante una cerimonia, in concomitanza con l’apertura del cantiere per il rifacimento della strada. Le carcasse ridotte a un ammasso di rottami sono state adagiate in un terreno lì vicino. «Dopo che vidi la scena del disastro, non dormii per settimane – racconta Musselli – Una tragedia, queste persone hanno perso tutto. Non le dobbiamo abbandonare, non dimentichiamo. Credo sia nostro dovere fare il massimo per loro».
 

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