La Nuova Sardegna

Kretinsky: «Pronti alle biomasse»

Kretinsky: «Pronti alle biomasse»

Il futuro del sistema energetico sardo passa necessariamente per la riconversione delle due centrali a carbone oggi presenti, a Portovesme e Fiumesanto. Se il futuro di Portovesme è ancora avvolto...

26 novembre 2019
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Il futuro del sistema energetico sardo passa necessariamente per la riconversione delle due centrali a carbone oggi presenti, a Portovesme e Fiumesanto. Se il futuro di Portovesme è ancora avvolto nell’incertezza, con Enel che non ha ancora preso posizione sul phase-out dal carbone al 2025, per Fiumesanto c’è una novità. In una intervista esclusiva all’inserto Economia del Corriere della Sera, Daniel Kretinsky (foto) proprietario di Eph, la società che gestisce anche la centrale del nord Sardegna, con una potenza elettrica netta di 580 megawatt, ribadisce la volontà di mantenere attivo l’impianto e lancia un appello al governo. «Se vogliono decarbonizzare pienamente e velocemente l’isola possiamo convertire Fiumesanto a biomasse, come abbiamo fatto nel Regno Unito». Eph ha in corso la pratica per ricevere l’autorizzazione integrata ambientale, e ha presentato la documentazione per realizzare le migliori tecniche di produzione disponibili in loco. Kretinsky, pronto a lanciare una offerta con A2A per rilevare Sorgenia, ritiene che in due anni l’impianto possa essere riconvertito senza danni per l’occupazione, «si incrementerebbe l’attività produttiva locale» e non chiude peraltro la porta al metano. «Se si decide di metanizzare l’isola siamo pronti ad offrire soluzioni a gas». Il proprietario di Eph, sesto produttore di elettricità europeo, 25mila addetti e due miliardi di margine operativo lordo all’anno, con interessi anche nella carta stampata (è suo il parigine Le Monde) e nelle tv dichiara che da solo il collegamento ad alta tensione Sardegna-Sicilia-Campania non risolve i problemi energetici sardi. «Non credo possa fornire la sicurezza piena al sistema sardo e ridurrebbe l’attività economica».(g.cen.)

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