La Nuova Sardegna

Stop alla 4 corsie Sassari-Alghero, la Regione ricorre al Tar

Stop alla 4 corsie Sassari-Alghero, la Regione ricorre al Tar

Il governatore contro il Mibac, opera in linea con piano paesaggistico

17 gennaio 2020
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CAGLIARI. Ricorso al Tar contro il diniego del Ministero per i beni e le attività culturali sul progetto di completamento a quattro corsie della strada Sassari-Alghero. La Sardegna sceglie di affiancare al confronto politico anche quello giudiziario, per difendere un'opera considerata «strategicamente fondamentale».

«La strada Sassari-Alghero rappresenta una delle principali arterie stradali dell'Isola, il cui completamento potrà consentire un adeguato collegamento dell'abitato di Alghero con la SS131 e con Sassari - afferma il governatore Christian Solinas - Il mantenimento della sezione a quattro corsie lungo tutto il tracciato rappresenta una condizione non derogabile. Riteniamo il parere negativo gravemente lesivo per il completamento dell'opera, frutto di una errata interpretazione e applicazione di una normativa regionale, in merito alla quale gli uffici avevano già fornito ampia documentazione al Ministero in fase istruttoria, dimostrando il rispetto delle prescrizioni del Piano paesaggistico».

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La strada di collegamento Sassari-Alghero, in corso di progettazione e realizzazione da parte dell'Anas e il cui progetto a 4 corsie è stato bocciato dal Mibac, ha la sua genesi negli anni '80 e nasce con sezione a quattro corsie. Il primo tratto fra Sassari e Olmedo venne aperto nel 2003 e nello stesso anno fu approvato, ed ottenne tutte le autorizzazioni necessarie, il progetto di completamento da Olmedo a Alghero. L'insufficienza di fondi consentì di realizzare solo in parte la strada, precisamente fino allo svincolo per Mamuntanas, aperto al traffico nel 2013. Nel 2014, a seguito del reperimento delle risorse necessarie, fu redatto il progetto per la realizzazione del tratto finale, già ricompreso nel precedente progetto. Vi è stato un aggiornamento nel marzo del 2018 e l'istanza al ministero Ambiente per l'espletamento della procedura di valutazione di impatto ambientale. Nell'ambito di tale procedura si è espresso negativamente il Ministero dei beni culturali. Da qui il nuovo stallo, ora, il ricorso al Tar da parte della Regione Sardegna. (ANSA)

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