La Nuova Sardegna

Mattarella a Sassari, il rigido protocollo della giornata in città

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Presenti Solinas, Calvisi e Todde. Comune: «Sindaco assente per impegni presi in precedenza»

23 febbraio 2020
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SASSARI. È un gioco di equilibrismo di difficoltà massima incastrare tutti i pezzi della visita del presidente rispettando il rigidissimo protocollo del Quirinale. Dall’accoglienza (all’aeroporto ci sarà la prefetta, fuori dall’università il presidente della Regione, dentro il rettore e il ministro), al saluto (il rettore riceverà Mattarella in borghese e solo dopo di metterà toga ed ermellino). Dalle onorificenze (vietate, il presidente le concede non le riceve) alle inaugurazioni (anche queste tabù, il capo dello Stato non inaugura o taglia nastri, e appunto il monumento della Sassari sarà inaugurato dal sottosegretario Calvisi e dal generale Di Stasio). E non è certo più facile gestire i posti a sedere nell’aula magna dell’università per l’inaugurazione del 458° anno accademico, “polverizzati” in poche ore.

Delle rappresentanze politiche e militari non mancherà quasi nessuno. Il presidente della Regione Christian Solinas, che accoglierà Mattarella sull’uscio dell’università insieme al vicesindaco Gianfranco Meazza (il sindaco Campus è assente, come confermato da Palazzo Ducale, per «impegni precedentemente presi e non rinviabili») e all’amministratore della Provincia Pietro Fois.

Per restare alla prima fila, aperta a destra dal presidente e a sinistra dal ministro, ci saranno la prefetta Maria Luisa D’Alessandro, i sottosegretari Giulio Calvisi e Alessandra Todde, l’arcivescovo Gian Franco Saba, i parlamentari Gavino Manca ed Ettore Licheri, il giudice della Corte d’Appello Maria Teresa Lupinu, il presidente del consiglio regionale Michele Pais e Mariotto Segni, uno dei maggiori artefici dell’arrivo del presidente Mattarella a Sassari.

In sala poi, per citarne alcuni, il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese, il direttore della Nuova Sardegna Antonio Di Rosa, l’assessore regionale Giuseppe Fasolino, il presidente del tribunale Massimo Zaniboni, il comandante dell'Esercito nell’Isola Francesco Olla, quello della marina militare Edoardo Compiani e il comandante della Sassari Andrea di Stasio, il questore Diego Buso, il comandante regionale dei carabinieri Giovanni Truglio e quello provinciale Dioniso De Masi, il comandanti regionale e provinciale della Finanza Gioacchino Angeloni e Giuseppe Cavallaro, il comandante dei vigili del fuoco Luigi Giudice e il comandate provinciale della Stradale Inti Piras, quello della polizia locale Gianni Serra, il procuratore Gianni Caria e quello dei minori Elena Pitzorno. Tra i sindaci Mario Conoci di Alghero, Settimo Nizzi di Olbia, Andrea Soddu di Nuoro, Luca Montella di La Maddalena.

Presenti anche gli ex ministri Luigi Berlinguer, Arturo Parisi e Beppe Pisanu, l’ex sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga, l’ex presidente della Regione Pietrino Soddu, l’ex presidente del consiglio regionale Giacomo Spissu e il gran maestro del grande oriente d’Italia Stefano Bisi. (g.bua)

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