La Nuova Sardegna

Scontro frontale a Siliqua muore soldato della Brigata

di Luciano Onnis
Scontro frontale a Siliqua muore soldato della Brigata

Aveva 20 anni ed era di Santadi. Grave un poliziotto di San Giovanni Suergiu

07 marzo 2020
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SILIQUA. Un’altra giovane vita stroncata, la seconda in 48 ore sulle strade di Siliqua. Mercoledì sulla statale 131 un 36enne (Roberto Melis, di Decimomannu), ieri pomeriggio sulla provinciale 2 nel tratto per Villamassargia, è morto un 20enne. Si chiamava Federico Muscas, di Santadi, fuciliere del 151° Reggimento fanteria della Brigata Sassari, in servizio nella caserma Monfenera a Cagliari. I venti anni li aveva compiuti il 3 febbraio scorso. È morto sul colpo nello scontro frontale fra la Opel Corsa che guidava e una Toyota Hybrid condotta da un poliziotto cagliaritano di 25 anni, residente a San Giovanni Suergiu, in servizio alla Digos nella questura di Cagliari. È rimasto ferito seriamente, ma non correrebbe pericolo di vita secondo i medici dell’ospedale Brotzu dove è stato portato con l’eliambulanza del 118.

Per Federico Muscas, invece, non c'è stato scampo. La sua Opel Corsa, dopo il frontale con la macchina che viaggiava in senso opposto, si è letteralmente accartocciata ed è andata a finire fra la vegetazione a bordo strada. Il corpo del giovanissimo militare è rimasto incastrato nell’abitacolo e per estrarlo i vigili del fuoco hanno dovuto usare cesoie idrauliche e smeriglio.

Ancora in corso gli accertamenti della polizia stradale di Cagliari per ricostruire tutti i particolari della disgrazia. Di certo c’è solo che lo scontro è stato frontale e devastante. Si ipotizza il salto di corsia da parte di una delle due auto in un ampio curvone al chilometro 20 della provinciale Pedemontana.

L’incidente è accaduto alle 14 e non ha avuto testimoni diretti. Federico Muscas era libero dal servizio e stava tornando dai suoi familiari a Santadi dopo aver preso parte a un’attività di addestramento svolta con i suoi commilitoni sui monti dei Sette Fratelli. In una curva ad ampio raggio, l’impatto terrificante contro la Toyota del poliziotto. Mentre la Hybrid si è arrestata sul ciglio della carreggiata, l'auto del giovane militare è schizzata fra gli alberelli a bordo strada. Una delle due ha sicuramente roteato su se stessa dopo lo scontro ed entrambe si sono bloccate una appresso all’altra, la Toyota dietro e la Opel davanti. Entrambe rivolte nella stessa direzione.

Gli automobilisti intanto sopraggiunti hanno cercato di prestare i primi soccorsi e chiesto l’intervento del 118, intervenuto con due ambulanze. Ma il conducente della Corsa non dava più segni di vita, probabilmente deceduto sul colpo. Per il poliziotto è stato fatto intervenire l’elisoccorso per un trasporto urgente al Brotzu di Cagliari. Intanto sono arrivate anche due pattuglie della polizia stradale, i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Iglesias a cui è spettato il compito di regolare il traffico automobilistico e farlo scorrere su una sola corsia, i vigili del fuoco del comando provinciale e del distaccamento della cittadina mineraria per estrarre il corpo del conducente senza vita.

La notizia dello schianto mortale non ha tardato a raggiungere anche i vertici militari del Corpo di appartenenza: Federico, che giocava anche a calcio (con l’Atletico Narcao) si era arruolato volontario nel settembre del 2019 e poi era stato assegnato alla Monfenera: a breve sarebbe dovuto partire per partecipare all’operazione “Strade Sicure” a Roma. «Incarnava i più alti valori dell’esercito e della Brigata Sassari – hanno commentato con tristezza il colonnello Stefano Fanì, comandante del 151° Reggimento, e il generale Andrea Di Stasio, comandante della Brigata Sassari – un ragazzo molto motivato, un soldato modello, con la testa sulle spalle e le idee chiare. Abbiamo perso un ottimo soldato».

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