La Nuova Sardegna

Coronavirus, il Banco di Sardegna: «Così aiuteremo le imprese sarde a uscire dalla crisi»

Giuseppe Centore
Coronavirus, il Banco di Sardegna: «Così aiuteremo le imprese sarde a uscire dalla crisi»

Parla il direttore generale Cuccurese: «Massima tutela per i dipendenti, con tutti i servizi attivi»

15 marzo 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il Banco di Sardegna ha appena confermato il bilancio del 2019 che già si trova immerso, come il paese, in una emergenza sanitaria che ha già importanti ricadute economiche. A maggior ragione nel nostro territorio, dove il combinato-disposto di crisi del sistema del trasporto aereo+crisi del turismo, rischia di dare un colpo mortale all’economia sarda. Per fronteggiare l’emergenza il Banco ha disposto una serie di misure operative, destinate in primo luogo alla sicurezza del personale, e poi al sostegno ad ampio spettro dell’economia sarda.

Avete varato un intervento che vale 75 milioni, e di questo oggi date le modalità operative. Quale è il principale obiettivo che vi ponete?
«Le misure attuate dal Banco, insieme a quelle adottate dal sistema bancario più in generale e a quelle già preannunciate dalla Regione per il sostegno al sistema produttivo regionale, sono orientate a non far mancare liquidità al mercato proprio nel momento più importante, in cui si stava programmando la stagione turistica e le imprese erano nel pieno della fase di produzione. L’obiettivo è mantenere la fiducia e la propensione al consumo per evitare che un'emergenza sanitaria di massa si trasformi in sociale ed economica; vogliamo dare un messaggio di vicinanza alla Sardegna e vogliamo fare il massimo per uscire in tempi ragionevoli dal tunnel in cui siamo entrati».

L’emergenza sanitaria incide sull’intero sistema produttivo, quindi anche sulle banche. Voi come vi state muovendo?
«Occorre un grandissimo senso di responsabilità da parte di tutti. Prima di tutto la salute: come persone e cittadini dobbiamo guardare alla salvaguardia della salute personale e di chi ci sta vicino, poi come azienda. Il Banco deve tutelare innanzitutto i propri dipendenti ed i cittadini, pur dovendo svolgere le funzioni indispensabili al servizio del paese. Attueremo dalla prossima settimana, in analogia a quanto sta accadendo nel sistema, alcune azioni straordinarie che avranno carattere di temporaneità, per la tutela della salute dei nostri dipendenti e clienti garantendo allo stesso tempo la continuità del servizio bancario. In aggiunta alla chiusura pomeridiana al pubblico già attuata, mi riferisco alla turnazione del personale e all'apertura a giorni alterni di un certo numero di filiali potendo contare sul forte radicamento nel territorio. Auspichiamo che si limitino alle sole operazioni indifferibili le occasioni di contatto e di visita in filiale, valorizzando il più possibile i canali on-line della banca e l'utilizzo dei bancomat evoluti. Anche per quanto riguarda le misure di sostegno che saranno operative da lunedì, non serve correre in filiale proprio in questi giorni; basta contattare la filiale di riferimento e molte informazioni potranno essere trasmesse a distanza. Dobbiamo anche mettere in campo strumenti veloci e concreti a sostegno dell'economia reale: una volta terminata l'emergenza sanitaria, mi auguro prima possibile, non dobbiamo affrontarne una economica. La Regione nei prossimi giorni presenterà il suo pacchetto di interventi, tutti nell’ottica di mantenere una buona liquidità al sistema, complementari e aggiuntivi a quelli delle banche. Speriamo che basti questo primo step, altrimenti faremo altri passi».

Nell’ultimo bilancio avete presentato una forte operazione di “pulizia” dei conti. La riproporrete anche nel 2020?
«Il primo robusto intervento in tal senso è stato fatto un anno e mezzo fa. Quest’anno, all’interno di un programma di cessione di crediti deteriorati che a livello di gruppo (Bper, ndr) sarà di 1,2 miliardi, noi faremo la nostra parte in misura proporzionale alle dimensioni del Banco rispetto alla capogruppo.

@gcentore
©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative