La Nuova Sardegna

Coronavirus, concerti e spettacoli ko in Sardegna: 7 milioni dalla Regione

di Alessandro Pirina
Coronavirus, concerti e spettacoli ko in Sardegna: 7 milioni dalla Regione

Stanziati i fondi per la programmazione estiva ma è incerto il suo svolgimento. Corona, patron di Dromos: segnale importante, no alla cancellazione dei festival

24 aprile 2020
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SASSARI. Non esiste settore che in questo momento stia meglio di altri, il coronavirus ha di fatto fermato il Paese (e non solo) ma sicuramente il mondo dello spettacolo è quello più in difficoltà, perché per concerti, festival, spettacoli teatrali la ripresa è invisibile anche col binocolo. Ed è per questo motivo che gli addetti a i lavori salutano con soddisfazione la decisione della Regione di destinare 7 milioni di euro al comparto che già si stava preparando a una stagione estiva ricca di eventi. «La grave crisi che sta investendo anche il mondo dello spettacolo non ci lascia indifferenti – dice il governatore Christian Solinas –. Adottiamo misure importanti dirette ad ampliare e accelerare le possibilità di accesso a liquidità straordinarie in favore degli enti produttori di spettacolo nei campi della musica, della danza, del teatro, con un pacchetto di misure di sostegno». «È un consistente intervento che sarà analizzato con i rappresentanti del mondo dello spettacolo – aggiunge l’assessore alla Cultura, Andrea Biancareddu –, con il quale la giunta intende aprire al più presto un tavolo di confronto. Una parte dello stanziamento sarà destinata all’elaborazione di un primo programma stralcio. Sulla base di tale indirizzo approvato, gli uffici avvieranno l'istruttoria delle domande pervenute entro il 12 marzo, al fine di poter concedere quanto prima le relative anticipazioni. In una fase successiva al 31 luglio, verrà adottato un secondo programma relativo sia alle eventuali domande che dovessero pervenire entro il 31 luglio che ai conguagli sulle domande già pervenute».

L’auspicio dell’assessore è garantire, anche per il 2020, la realizzazione delle attività di spettacolo dal vivo, ovviamente nel rispetto delle norme di distanziamento sociale. Cosa non semplice da garantire. «La decisione della Regione non può che farci piacere – dice Salvatore Corona, organizzatore del festival Dromos –. Certo non sarà facile questa estate, anzi sarà dura, ma io sono fiducioso che qualcosa riuscirà a essere programmata». Il festival si dovrebbe svolgere dal 1 al 15 agosto: già fissato per il 5 a Fordongianus il live di Niccolò Fabi. «La prevendita stava anche andando bene, poi ovviamente si è interrotta. Noi siamo disposti a programmare il festival anche più in là nel tempo o a ridurlo, ma spero non si arrivi a cancellarlo del tutto». Anche Valeria Ciabattoni, direttrice artistica del Cedac, guarda con favore a questa iniezione di denaro allo spettacolo. «È utile che la Regione dia questo segnale, che è anche un segno di tutela a un settore composto da tantissime persone». Il Cedac, che organizza la prosa nei teatri dell’isola, ha interrotto la stagione a metà: 127 recite sospese dal valore di 620mila euro di cachet e 440mila di mancati incassi di previsione. «Per non perdere l’allenamento noi continuiamo a pianificare finché non diranno che le attività non si possono fare, è nel dna di noi organizzatori», dice Ciabattoni. Plaude anche Marco Navone, patron del festival del cinema di Tavolara. «È un atto di grande sensibilità sostenere un settore in difficoltà pur sapendo che le cose saranno complicate, in molti casi impossibili da realizzare – dice –. Non so se noi riusciremo a fare il festival, oggi fare fughe in avanti mi sembra prematuro e poco serio».

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