Sbarcano i primi turisti in Sardegna, ma nei porti i controlli sono troppo pochi
I viaggiatori compilano il modulo ma poi non sanno a chi consegnarlo, così se lo portano in vacanza. I passeggeri arrivati a Porto Torres: «Nessuno controlla la temperatura»
SASSARI. La tracciabilità dei turisti resta solo uno slogan a effetto. Nella vita vera il modulo di autocertificazione che dovrebbe servire per conoscere i movimenti dei vacanzieri finisce nell’oblio delle valigie dei turisti. È obbligatorio compilarlo a bordo della nave, ma quando si sbarca nessuno è addetto al suo ritiro. Fallito il tentativo di consegnarlo all’ufficio informazioni della stazione marittima. Poi alla polizia di frontiera e perfino agli uomini della security, il foglio pensato dalla Regione per proteggere l’isola Covid-free va in vacanza con i loro proprietari. Ieri a Olbia sono arrivate quattro navi delle compagnie Moby, Tirrenia e Grimaldi, da Livorno, Civitavecchia e Genova: in totale poco più di 1600 passeggeri. A Porto Torres dal traghetto “Janas” della Tirrenia, proveniente da Genova, sono sbarcati 281 passeggeri. «Non ci hanno neppure controllato la temperatura», si è lamentato uno di loro. (Serena Lullia e Gavino Masia)
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