La Nuova Sardegna

Briatore: «Modello spagnolo? Aumenterebbe gli arrivi»

di Enrico Gaviano
Briatore: «Modello spagnolo? Aumenterebbe gli arrivi»

La Costa Smeralda riparte: l’ex manager della Formula 1 riapre il Billionaire Ma chiede alla Regione maggiore chiarezza sul futuro delle discoteche 

30 giugno 2020
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PORTO CERVO. C’è voglia di ripartire, di cercare una nuova normalità dopo l’uragano Covid. Anche in Costa Smeralda, dove alberghi, bar, ristoranti e locali alla moda stanno pian piano riaprendo i battenti. Succederà anche al Billionaire: Flavio Briatore, dopo aver annunciato in pieno Coronavirus di voler saltare la stagione ha cambiato idea. Il locale di Pantogia riaprirà il 24 luglio. Ma l’imprenditore piemontese chiede un impegno della politica, a cominciare da quella sarda, per fare in modo che la stagione non si trasformi in un disastro. «Il governo regionale ha lavorato bene durante la pandemia – dice –, ora però bisogna combattere l’altro virus, quello che abbatte l’economia».

Per questo, idee come quella che sta emergendo in questi giorni da parte del governo nazionale di cercare di copiare il modello spagnolo della continuità territoriale per utilizzarlo anche in Sardegna, lo trovano assolutamente d’accordo. «Tutto quello che serve a far viaggiare la gente meglio, a costi più bassi da e per la Sardegna – puntualizza – va sempre bene. Con questo sistema si riuscirebbe sicuramente ad aumentare gli arrivi nell’isola».

Anche se c’è un altro punto, che Briatore ricorda subito. «Servono ovviamente anche più linee – ricorda –, più compagnie che possano volare verso l’isola. E situazioni più vantaggiose anche per chi invece sceglie il traghetto».

Il titolare del Billionaire, in sella da oltre 20 anni, aveva aperto un nuovo dibattito sull’isola dopo aver pubblicato sul suo profilo Instagram un filmato in cui raccontava le difficoltà in cui si incorreva nella preparazione delle autocertificazioni per arrivare in Sardegna. Fra chi lo ha criticato anche Gianni Principessa, lo storico proprietario della discoteca Pepero (ora Just Cavalli). «Ma Principessa – obietta – non fa manco più l’imprenditore, mi ha criticato perché avrei sminuito l’immagine della Sardegna- sostiene –. Io invece faccio il contrario, tanto che ho collaborato anche con il governatore Solinas. Ma ho dimostrato all’atto pratico che in quel periodo le burocrazia stava scoraggiando tanta gente dal venire nell’isola. In tanti mi hanno dato ragione. Io sono assolutamente innamorato di questa terra e desidero che possa avere un’estate bellissima».

La riapertura del Billionaire è certamente un segnale importante, come del resto quelle di altri ritrovi amati dai frequentatori del nord-est della Sardegna. «Ma conta avere segnali decisi anche dalla politica – sottolinea Briatore –. Ancora non sappiamo se le discoteche in Sardegna potranno aprire dal 14 luglio. Serve un’ordinanza di Solinas. Ecco, dia un colpo anche lì il governatore. Noi dobbiamo assumete oltre 100 persone, per la maggior parte sardi. Tanti altri lavoreranno al Phi Beach, o al Just Cavalli, con entrambi sto collaborando per una rete di locali del divertimento in Costa Smeralda. Come pure siamo a stretto contatto con Smeralda Holding e gli hotel della Costa. Stiamo studiando anche qualche novità per i clienti. L’atteggiamento deve essere positivo, ripeto. Perché tutti possiamo dare una mano a far ripartire l’economia. La Sardegna ne ha maledettamente bisogno»

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