Salvaguardia delle coste sarde: la petizione raggiunge 30mila firme
Il Gruppo di intervento giuridico: "Giorni cruciale per evitare le cementificazione sognata da questa giunta regionale mattonara"
CAGLIARI. Sono oltre 30mila le firme raccolte per la petizione a salvaguardia delle coste sarde. Il Gruppo di intervento giuridico ha diffuso un comunicato in cui sottolinea come si stanno attraversando giorni molto importanti per il futuro delle coste della Sardegna.
"In questi giorni il Consiglio regionale della Sardegna _ si legge nella nota _sta esaminando la proposta di legge che permetterebbe a una maggioranza "mattonara" di riscrivere in perfetta solitudine il piano paesaggistico regionale[1, consentendo il ritorno di ruspe e cemento anche a due passi dal mare. Nelle prossime settimane andrà in discussione l'altra proposta di legge, della stessa Giunta regionale, che prevede aumenti di volumetria lungo i litorali e nelle aree agricole. Grazie all’ostruzionismo delle forze politiche di opposizione, l’esame della proposta di legge è stato sospeso per alcuni giorni, ma riprenderà il prossimo giovedi 9 luglio. E' un assalto senza precedenti alla parte più pregiata (e appetita) del patrimonio ambientale dell'Isola"
"L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus _ prosegue il comunicato _ritiene che oltre alle azioni legali che saranno messe in campo, ci sia bisogno di un grande sostegno popolare per contrastare questa deriva speculativa. Ed è così: siamo sempre di più, siamo già oltre 30 mila cittadini ad aver aderito alla petizione per la salvaguardia delle coste della Sardegna, per il mantenimento dei vincoli di inedificabilità costieri, i vincoli di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina, stabiliti dalle normative vigenti e dalla disciplina del piano paesaggistico regionale (P.P.R.)".
"Migliaia e migliaia di cittadini _ conclude la nota _ chiedono a gran voce una scelta di salvaguardia ambientale, una scelta per preservare il futuro, una scelta di civiltà. Altro cemento sulle coste non vuol dire turismo, significa solo degrado ambientale e perdita di attrattiva".