La Nuova Sardegna

Covid e Salvini, il vignettista di Sorso insultato sui social

Salvatore Santoni
Covid e Salvini, il vignettista di Sorso insultato sui social

Potenti e contagi, il commento del leader leghista: squallido. La replica di Cabras: la mia è satira, squadrismo sul web

11 luglio 2020
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SORSO. In primo piano ci sono due malefici coronavirus che se la prendono con i potenti del mondo. Uno dei due, con la penna in pugno, dice: «Alé. Fuori un altro. Qual è il prossimo fenomeno che vogliamo purgare?!?». E l’altro a fianco, mentre liscia il pizzetto per concentrarsi, risponde: «Mmm…fammici pensare un po’». Entrambi se ne stanno davanti a una parete con le immagini barrate di due illustri contagiati dal virus, il primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente del Brasile Jair Bolsonaro. E poi ci sono altri due faccioni, quelli di Donald Trump e Matteo Salvini, candidati a finire nel mirino pandemico. È per questa vignetta tagliente che il disegnatore satirico Antonio Cabras si è “guadagnato” un autentico pestaggio social, niente meno che dalla Bestia leghista. La rappresaglia è scattata con un collage montato ad arte dove compare la vignetta nella parte superiore e una tra le peggiori foto reperibili sul web del disegnatore nella parte inferiore. E poi c’è anche un sottopancia stringatissimo: «L’autore».

Il collage è stato condiviso da Salvini nel suo profilo e commentato così: «Squallido». In questo modo lo staff che gestisce la comunicazione di Salvini ha cominciato a far ciondolare l’immagine del sorsense nella fossa dei leoni da tastiera. E a quel punto Cabras è finito triturato in pochi secondi: decine di migliaia tra commenti, reazioni e condivisioni hanno cominciato a piovere come sassi sul disegnatore. Antonio Cabras ha voluto stigmatizzare il comportamento sconsiderato di alcuni potenti del mondo, che spesso vengono immortalati dalle telecamere immersi in bagni di folla senza mascherina. Ma la sua satira sferzante e cruda gli è valsa la fatwa pubblica del leader leghista.

«Non ci sono commenti da fare – dice il satirico – è un’azione squadrista e organizzata che si ripete quasi quotidianamente per scatenare contro il nemico di turno il linciaggio da parte della peggio teppaglia della rete. Molto probabilmente, Salvini non ha mai nemmeno visto la vignetta in questione». E ancora: «Squallido, detto da colui che non ha esitato ad indossare la felpa del povero Simoncelli poco prima delle elezioni in Emilia Romagna, dà una dimensione esatta del concetto leghista di squallore».

La vignetta ha fatto il giro del web in poche ore addensando insulti di ogni tipo, anche contro l’isola e i sardi. «Il bombardamento è in pieno svolgimento sulle pagine ufficiali di “Capitan Ciliegia” – aggiunge Cabras – ma non passo in rassegna gli insulti: c’è chi sta screenshottando per me, dopodiché si vedrà se procedere per vie legali. Questa azione pateticamente criminale mi ha fatto concludere che sto facendo un ottimo lavoro». Per il 40enne di Sorso la satira è una passione che coltiva fin dalla giovane età: una delle prime vignette arrivò quando aveva 11 anni. A un certo punto Cabras ha aperto un nuovo capitolo della sua vita per conseguire la laurea in Giurisprudenza e fare pratica legale, a loro volta archiviate per riprendere la matita in mano.

Attualmente collabora con vari siti come Superpista.it in cui scrive e disegna della sua grande passione, le auto d’epoca. Ma, come purtroppo spesso accade ai satirici, le vignette non sempre vengono digerite dal potere. «La tecnica di pestaggio mediatico messa a punto dalla ditta Morisi & Salvini – conclude il disegnatore – è un elemento di novità, un unicum nelle democrazie occidentali. Ma il rapporto fra satira e politica in Italia è sempre stato problematico. Vogliamo ricordarci di D’Alema che querelò Forattini per una vignetta nemmeno offensiva? O del linciaggio subìto a più riprese dai fratelli Guzzanti da parte dell’allora centrodestra?».
 

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