La Nuova Sardegna

Nei cieli sardi la salvezza dei grifoni

Gianni Bazzoni
Nei cieli sardi la salvezza dei grifoni

Bilancio positivo dopo i 5 anni del progetto Life Under Griffon Wings: determinanti i carnai di Porto Conte e Monte Minerva

13 luglio 2020
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SASSARI. Sua maestà il grifone ha scelto la Sardegna per andare avanti e allontanare il rischio di estinzione della specie. Una scelta quasi consapevole, come se avesse intuito che è in atto da diversi anni uno sforzo notevole per intervenire su più minacce contemporaneamente e regalare al grifone la sua migliore stagione in Sardegna dagli anni Settanta. «É necessario continuare a lavorare senza abbassare la guardia. Guardando verso il cielo la soddisfazione è tanta». Questa la valutazione di studiosi esperti. L’altra mattina nei giardini del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Sassari sono stati presentati i risultati del progetto Life Under Griffon Wings con il quale è stato pianificato l’intervento per migliorare lo stato di conservazione della popolazione e mitigare le principali minacce alla sua sopravvivenza. Per raggiungere gli obiettivi è stata attivata, per la prima volta in Italia, una rete di carnai aziendali che, insieme ai due allestiti a Porto Conte e Monte Minerva dell’Agenzia Forestas, garantiscono la disponibilità di cibo sufficiente per la popolazione dell'avvoltoio e la salubrità delle carcasse. Poi è stata migliorata la vitalità della popolazione con un programma di ripopolamento che ha portato all'introduzione nei cieli sardi di 63 grifoni: 58 provenienti dalla Spagna e 5 allevati nello Zoo Artis di Amsterdam. Per affrontare la minaccia degli avvelenamenti, è stato costituito per la prima volta in Sardegna un Nucleo cinofilo antiveleno composto da agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale degli Ispettorati di Sassari e Oristano, da quattro cani addestrati dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e da conduttori della Croce Gialla di Ploaghe: l'attività del Nucleo ha portato, tra le altre cose al rinvio a giudizio di due allevatori per avvelenamento di animali.

È stato rinforzato il Centro di recupero di Bonassai dell'Agenzia Forestas, con grandi voliere per la cura e la riabilitazione degli avvoltoi. Infine sono sono stati predisposti i Codici etici della Fotografia Naturalistica e dell'Escursionismo, attrezzati i "Sentieri del Grifone" a Porto Conte e Monte Minerva, lanciate diverse campagne di sensibilizzazione e aperti due Infopoint a Prigionette e Bosa, quest'ultimo gestito direttamente dal Comune.

Un ottimo risultato si è registrato nel 2019: una coppia di Capovaccai - una specie rara in Italia - ha nidificato a Punta Cristallo (Alghero). La presenza è stata favorita dal carnaio allestito e dalle misure di conservazione attuate in collaborazione con il Parco regionale di Porto Conte. Il pullo è stato ribattezzato "Primo", essendo il primo Capovaccaio nato in Sardegna. La coppia ha nidificato anche quest'anno. Utile la collaborazione delle associazioni ambientaliste, degli assessorati regionali alla Difesa dell’Ambiente e alla Sanità, della Vulture Conservation Foundation, del Parco di Porto Conte, dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e dei Servizi veterinari delle Asl di Sassari, Oristano e Nuoro.


 

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