La Nuova Sardegna

appello del sindacato sappe 

Carceri, allarme organici e sicurezza

Trasferimenti di detenuti in 41 bis, i vertici del Dap nell’isola

29 luglio 2020
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SASSARI. Adeguamento dell’organico della polizia penitenziaria, realizzazione delle camere di sicurezza negli ospedali: sono solo due delle priorità individuate dal sindacato Sappe e evidenziate in una nota dal segretario regionale Luca Fais dell’arrivo nell’isola del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Bernardo Petralia in visita a Uta e a Badu ’e Carros. Una missione legata alla possibilità di trasferire nei due penitenziari altri detenuti in regime di 41 bis. Esclusi in partenza invece nuovi arrivi nel carcere oristanese di Massama. Il sindacato approfitta della visita per evidenziare problemi storici. «Nei primi mesi dell'anno sembrava che la criticità sulle camere di sicurezza si stesse risolvendo ma improvvisamente si è arenato tutto e i poliziotti continuano ad essere buttati nelle corsie degli ospedali a piantonare detenuti di ogni genere», dice Fais ricordando che qualche mese fa i poliziotti di Uta hanno piantonato per un mese intero un detenuto a cento chilometri dall’istituto. «I colleghi di Oristano - aggiunge Fais - sono rimasti per tre settimane nel reparto di psichiatria con i malati che gli passeggiavano a fianco, con gravi rischi per la sicurezza». Le carenze di organico sono state spesso segnalate dai sindacati: «Le unità di polizia penitenziaria sono sempre poche e i pensionamenti tantissimi, bisogna attivarsi per incentivare le assunzioni e fare in modo che i poliziotti lavorino in condizioni accettabili. I vertici del Dap visionino le problematiche dei penitenziari sardi e concertino con il ministro della Giustizia gli interventi necessari per garantire sicurezza al personale di polizia penitenziaria».

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