La Nuova Sardegna

Metano, emendamenti in Senato per rilanciare la dorsale sarda

Metano, emendamenti in Senato per rilanciare la dorsale sarda

Ormai sembra una guerra di nervi con i fronti che sparano le stesse cartucce da quelle che sembrano trincee, impossibilitati a muoversi

19 settembre 2020
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CAGLIARI. Ormai sembra una guerra di nervi con i fronti che sparano le stesse cartucce da quelle che sembrano trincee, impossibilitati a muoversi. E il confronto sulla metanizzazione riparte dallo stesso luogo di dieci giorni fa: il Senato. Sono stati infatti presentati gli emendamenti al decreto cosiddetto “Agosto” con una serie di misure a sostegno dell’economia. Il decreto prevede interventi a favore del sistema industriale e proprio sugli articoli del provvedimento, i partiti che a Palazzo Madama nella discussione del Dl Semplificazioni presentarono diversi emendamenti in Commissione, bocciati su richiesta del governo, tornano alla carica.

A presentare in pratica gli stessi emendamenti sono i senatori sardi Cucca (Italia Viva) e Floris (Forza Italia) e Stefano Collina, vicepresidente della commissione Industria, per il Pd. In tutti i tre i testi si ribadisce la strategicità di un sistema organico e completo di rete del gas, “caricando” sui costi nazionali anche quelli necessari per l’eventuale dorsale di collegamento tra i poli. L’eccessivo costo a carico degli utenti era stato uno dei motivi che avevano portato la commissione bilancio, su proposta del governo, a esprimere la volta scorsa parere negativo a tutti gli emendamenti. Vedremo adesso se una diversa formulazione farà superare questo scoglio.

Sul tema è intervenuta con una nota anche la Federconsumatori, che ha espresso un parere negativo sul precedente atto del Parlamento. «La legge sinora regola soltanto la fornitura di gas mediante navi spola dall’Italia continentale fino ai terminali di rigassificazione posti e rimangono invece non regolate tutte le attività interne all’Isola creando un pericoloso vuoto normativo e dando luogo a situazioni differenti in Sardegna rispetto al resto d’Italia. Così si penalizza lo sviluppo e si priva i sardi della possibilità di avere prezzi del gas paragonabili a quelli del resto dell’Italia. Va regolato anche la parte del trasporto gas su gomma».(g.cen)

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