La Nuova Sardegna

Piano dei trasporti: la Regione prova a rilanciare l’isola

di Claudio Zoccheddu
Piano dei trasporti: la Regione prova a rilanciare l’isola

Sei assessorati coinvolti nello studio del nuovo strumento. Priorità a scuola, sanità, settori produttivi e flussi turistici

28 settembre 2020
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SASSARI. La priorità sembra quella di risolvere una delle incognite più evidenti del “sistema Sardegna”, costretto a convivere con l’incertezza quando si parla di trasporti e di mobilità, quella interna e quella da e per l’isola. La continuità territoriale, area e marittima, procede di proroga in proroga spesso accompagnate da un prologo di proteste e preoccupazioni. La rete stradale è un disastro e oltre alle eterne incompiute del nord Sardegna, la Sassari-Olbia e la Sassari-Alghero, poggia gran parte degli oneri di viaggio sulla statale 131, un eterno cantiere per nulla al passo con i tempi. Per non parlare della lentezza della rete ferroviaria e delle difficoltà dei trasporti pubblici su gomma, altri due nervi scoperti del sistema. Per provare a dare una scossa, la Regione ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro interassessoriale a cui spetterà il compito di costruire il nuovo piano regionale dei trasporti che, una volta pronto e approvato, verrà gestito da un “soggetto terzo” che otterrà l’affidamento dopo aver seguito le regole di una procedura “aperta e informatizzata”. Il gruppo di lavoro sarà coordinato dalla direzione generale dei Trasporti e vedrà la partecipazione degli assessorati dei Lavori Pubblici, della Difesa dell’ambiente, della Sanità, della Pubblica istruzione, del Turismo e dell’Industria.

Gli obiettivi. L’intenzione è mettere assieme le idee per imbastire una programmazione sul medio e lungo periodo che possa “soddisfare le esigenze di mobilità all’interno della regione, e da e per l’Isola, mediante strategie idonee dai punti di vista infrastrutturale, gestionale ed istituzionale”, dicono dalla Regione. Il primo passo sarà il monitoraggio della situazione attuale a cui farà seguito lo studio degli scenari futuri e delle strategie necessari per rispettare la sostenibilità ambientale, la sicurezza e l’efficientamento delle risorse. L’obiettivo è creare un sistema dei trasporti che possa rispondere alle esigenze della scuola, della sanità pubblica e delle industrie, ma che possa anche favorire la gestione dei flussi turistici. Per farlo, ovviamente, saranno necessari denari e progetti. La Regione infatti parla della programmazione degli interventi strutturali e dei loro costi mentre le procedure di analisi ambientale (Vas) “saranno condotte dal soggetto incaricato alla redazione del Piano e ne garantiranno la risposta ai criteri fondamentali di sviluppo sostenibile”.

La Regione. «Lavoriamo per garantire ai sardi il diritto alla mobilità, sia all'interno della Regione con un sistema di infrastrutture e servizi adeguati, sia fuori dall’isola», dice il presidente, Christian Solinas. «Il piano dei trasporti sarà innovativo, terrà conto della situazione attuale e verrà adeguato alle esigenze dei cittadini, della comunità e del tessuto economico e imprenditoriale della Sardegna – aggiunge l’assessore ai Trasporti, Giorgio Todde».

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