Il Tar ferma la caccia alla lepre e alla pernice sarda
Secondo stop dopo l'alt al coniglio selvatico, alla pavoncella e al moriglione
CAGLIARI. Stop nell'isola la caccia alla pernice sarda e alla lepre sarda. Lo ha deciso il Tar che ha sospeso il decreto che aveva aperto l'attività venatoria alle due specie. Secondo i giudici amministrativi, infatti, il provvedimento regionale è viziato dalla «mancata acquisizione del necessario parere dell'Ispra», che «rende illegittimo il decreto impugnato» .
Una illegittimità che, sottolinea il Tar «non può essere superata nemmeno sulla base dei contenuti limiti (giornalieri e di carniere) stabiliti per la caccia alla Lepre sarda e della Pernice sarda». Esulta il Gruppo d'intervento giuridico - che aveva promosso il ricorso -sottolineando che lo stop va ad aggiungersi a quelli che riguardano coniglio selvatico, moriglione e pavoncella «Il T.A.R. Sardegna - spiegano gli ambientalisti- ha ribadito un principio giuridico che ormai dovrebbe esser stato assimilato dalla Regione al pari delle altre regioni e province autonome: il parere dell'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (I.S.P.R.A.) è preventivo e obbligatorio, sebbene non vincolante (può essere superato solo con adeguata e comprovata motivazione)».
Il ricorso presentato al T.A.R. Sardegna dalle associazioni ambientaliste Gruppo d'Intervento Giuridico onlus (GrIG), Lega per l'Abolizione della Caccia (L.A.C.) e WWF Italia onlu s- si legge in una nota- ha come di consueto l'obiettivo di ricondurre a legalità ed eliminare le conseguenze più deleterie determinate dall'attività venatoria sulla fauna selvatica, già danneggiata da inquinamenti, antropizzazione del territorio, perdita degli habitat naturali. (ANSA).