Fari accesi sulla Mereu Auto
Da un garage di Dorgali a un’ impresa con 50 dipendenti
Quattro filiali nel centro nord Sardegna (Nuoro, Oristano, Sassari e Olbia), Mereu Auto srl è una delle realtà più dinamiche dell’isola nel settore della vendita e dell’assistenza. Da anni compare ai...
13 ottobre 2020
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Quattro filiali nel centro nord Sardegna (Nuoro, Oristano, Sassari e Olbia), Mereu Auto srl è una delle realtà più dinamiche dell’isola nel settore della vendita e dell’assistenza. Da anni compare ai primi posti della classifica per fatturato aziendale della provincia di Nuoro (dove mantiene la sede legale) e con i tre marchi che rappresenta (Nissan, Toyota e Kia) è uno dei concessionari più attenti alle novità del mercato automobilistico, a cominciare delle vetture ibride per finire con quelle elettriche. Proprio le auto a emissione zero, pur non incidendo al momento in maniera rilevante sul fatturato globale dell’azienda, costituiscono un segmento sul quale Mereu Auto punta per il futuro più prossimo con il coraggio e lungimiranza che da sempre fanno parte del dna aziendale. I risultati cominciano ad arrivare: il Comune di Nuoro quest’anno ha scelto di dotare di auto ecosostenibili la propria polizia urbana e i settori più importanti, e ha acquistato da Mereu Auto 14 vetture Nissan (modello Leaf, della quale si parla nella prima pagina di questo inserto). Anche alcuni privati si sono convertiti all’elettrico, magari passando prima per l’acquisto di una ibrida. Il problema è che mancano le infrastrutture (al momento a Nuoro è presente solo una colonnina per ricaricare la propria auto, messa a disposizione dei cittadini gratuitamente proprio dalla ditta Mereu). La buona notizia, per restare a Nuoro, è che il Comune prevede di installare 56 colonnine in tutta la città, monte Ortobene compreso.
Dietro il successo e i cinquant’anni di storia della Mereu Auto (51 per la verità: il mezzo secolo d’attività è stato festeggiato lo scorso anno) ci sono la tenacia e la lungimiranza del fondatore Salvatore Mereu, fresco settantaduenne ancora stabilmente alla guida dell’azienda con al fianco la figlia Paola. Dorgalese, ha cominciato a poco più di vent’anni smontando e rimontando motori nel garage della casa di famiglia. Poi, in tasca un diploma di meccanica agricola, nel segno della migliore tradizione artigiana e della proverbiale operosità del suo paese, ha trasformato la passione in lavoro, aprendo un’officina di assistenza specializzata in auto Rover. In una zona a forte vocazione pastorale, questo significava occuparsi soprattutto di veicoli fuoristrada. Al marchio inglese si è affiancato poi quello spagnolo Ebro, specializzato in piccoli autocarri.
L’incontro con Nissan avviene ai primi degli anni Ottanta. Salvatore Mereu diventa uno dei primi concessionari in Italia, tra i pionieri in sostanza nella diffusione di quelle auto giapponesi e orientali in genere che oggi dominano il mercato, ma che allora nonostante le indubbie qualità tecniche e i prezzi concorrenziali venivano viste con diffidenza. Anche qui, la tenacia e la lungimiranza dell’imprenditore sono state ripagate dai risultati. E così dalla vendita dei primi, indistruttibili fuoristrada pick up e delle prime cosiddette city car, si è passati ai modelli oggi di punta, dalle berline ai cross over. A Nissan nel 1997 viene affiancato il marchio coreano Kia: Mereu diventa il primo concessionario in Sardegna di auto che spopolano nel giro di qualche anno.
Una decina di anni fa Mereu padre viene affiancato dalla figlia Paola, fresca di esperienze lavorative internazionali: laureata in relazioni internazionali all’università di Trieste, si è specializzata alla prestigiosa London School of Economics. Sempre a Londra ha lavorato come analista alla Royal Bank of Scotland e poi per tre anni a Washington alla Banca Mondiale. Nel 2009 Paola Mereu decide di scommettere sulla Sardegna: il gruppo diventa concessionario anche del marchio Toyota. Oggi Mereu Auto ha cinquanta dipendenti sparsi nelle quattro sedi nell’isola. L’assistenza post vendita resta uno dei settori premianti, proprio per non dimenticare che tutto è nato in un garage trasformato in officina mezzo secolo fa. Un successo davvero raro in un settore gravato da una crisi più che decennale, per non dire dell’era Covid ancora d’attualità. Il segreto? «Onestà e trasparenza», dicono Salvatore e Paola Mereu, con la sicurezza di non essere smentiti.
Dietro il successo e i cinquant’anni di storia della Mereu Auto (51 per la verità: il mezzo secolo d’attività è stato festeggiato lo scorso anno) ci sono la tenacia e la lungimiranza del fondatore Salvatore Mereu, fresco settantaduenne ancora stabilmente alla guida dell’azienda con al fianco la figlia Paola. Dorgalese, ha cominciato a poco più di vent’anni smontando e rimontando motori nel garage della casa di famiglia. Poi, in tasca un diploma di meccanica agricola, nel segno della migliore tradizione artigiana e della proverbiale operosità del suo paese, ha trasformato la passione in lavoro, aprendo un’officina di assistenza specializzata in auto Rover. In una zona a forte vocazione pastorale, questo significava occuparsi soprattutto di veicoli fuoristrada. Al marchio inglese si è affiancato poi quello spagnolo Ebro, specializzato in piccoli autocarri.
L’incontro con Nissan avviene ai primi degli anni Ottanta. Salvatore Mereu diventa uno dei primi concessionari in Italia, tra i pionieri in sostanza nella diffusione di quelle auto giapponesi e orientali in genere che oggi dominano il mercato, ma che allora nonostante le indubbie qualità tecniche e i prezzi concorrenziali venivano viste con diffidenza. Anche qui, la tenacia e la lungimiranza dell’imprenditore sono state ripagate dai risultati. E così dalla vendita dei primi, indistruttibili fuoristrada pick up e delle prime cosiddette city car, si è passati ai modelli oggi di punta, dalle berline ai cross over. A Nissan nel 1997 viene affiancato il marchio coreano Kia: Mereu diventa il primo concessionario in Sardegna di auto che spopolano nel giro di qualche anno.
Una decina di anni fa Mereu padre viene affiancato dalla figlia Paola, fresca di esperienze lavorative internazionali: laureata in relazioni internazionali all’università di Trieste, si è specializzata alla prestigiosa London School of Economics. Sempre a Londra ha lavorato come analista alla Royal Bank of Scotland e poi per tre anni a Washington alla Banca Mondiale. Nel 2009 Paola Mereu decide di scommettere sulla Sardegna: il gruppo diventa concessionario anche del marchio Toyota. Oggi Mereu Auto ha cinquanta dipendenti sparsi nelle quattro sedi nell’isola. L’assistenza post vendita resta uno dei settori premianti, proprio per non dimenticare che tutto è nato in un garage trasformato in officina mezzo secolo fa. Un successo davvero raro in un settore gravato da una crisi più che decennale, per non dire dell’era Covid ancora d’attualità. Il segreto? «Onestà e trasparenza», dicono Salvatore e Paola Mereu, con la sicurezza di non essere smentiti.