La Nuova Sardegna

M5s e Leu: «Pediatri, soluzioni subito»

M5s e Leu: «Pediatri, soluzioni subito»

Troppi centri sguarniti, mozione per assicurare l’assistenza a tutti i bambini

18 ottobre 2020
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SASSARI. La Regione ha il dovere di far sì che ogni bambino, sin dalla nascita, abbia l'assistenza di un pediatra. A ricordarlo è il capogruppo del M5S Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione (sottoscritta con i colleghi pentastellati e quelli di Leu) che impegna il Presidente della Regione e l’assessore regionale alla Sanità ad assicurare a tutti i bambini sardi, dalla nascita sino ai 14 anni (o sino ai 16 in particolari situazioni), l'assistenza gratuita di un medico specialista in pediatria. Proprio ieri sulla Nuova si denunciava la situazione di alcuni paesi del Nuorese dove i genitori sono costretti a portare i figli in centri lontani e raggiungibili con difficoltà per la mancata nomina di sostituti; e problemi per la scuola, dato che il protocollo anti-Covid prevede il certificato medico per il rientro.

«In Sardegna sono soltanto 177 i pediatri di libera scelta ai quali si possono rivolgere i genitori di bambini sino ai 14 anni, in una regione che conta 377 Comuni – spiega il documento – Un numero di professionisti che si è ulteriormente ridotto in questi mesi, da quando in 11 sono andati in pensione e non sono stati sostituiti. La mancanza di programmazione è tale da preoccupare persino il segretario regionale della Federazione italiana medici pediatri che parla di smantellamento dell'assistenza, tale da comportare la sostituzione del pediatra col medico di medicina generale».

Numerose le interrogazioni presentate durante la legislatura in corso per ovviare a una «situazione realmente critica» e per denunciare la carenza dell'assistenza pediatrica in diverse zone della Sardegna, in particolare a Villacidro, Sassari, nel distretto di Ales-Terralba, Lanusei, Aritzo, Belvì, Gadoni, Meana Sardo, Desulo e Ozieri. Ma il preoccupante quadro attuale – spiega Ciusa – sta creando problemi anche nei centri urbani maggiori, compresa Cagliari». La tendenza a sostituire il pediatra con il medico di famiglia «comporta inevitabili ricadute sulla prevenzione, specie sulla diagnosi precoce delle patologie, ma anche una carenza di controllo sullo sviluppo psichico e motorio del bambino». E prevede maggiori costi per la sanità pubblica e per le famiglie costrette al ricorso a privati, se le potranno permettere. «In questo momento emergenziale, inoltre, la riapertura delle scuole sta evidenziando il ruolo irrinunciabile dell'assistenza pediatrica, anche per contenere la diffusione dei contagi («solo distinguere un’influenza di stagione da qualcosa di più serio, in tempi rapidi, può fare la differenza». La mozione chiede nuove nomine e ricorda alla Regione la possibilità di derogare al limite di 800 assistiti per ogni pediatra. (a.palm.)

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