La Nuova Sardegna

Saras ha un nuovo socio di minoranza

di Giuseppe Centore
Saras ha un nuovo socio di minoranza

È il colosso del trading metallifero ed energetico Trafigura, che entra nella società dei Moratti con il 3% del capitale

24 ottobre 2020
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CAGLIARI. Saras ha un nuovo socio di minoranza, per adesso titolare solo del 3,01 per cento del capitale della società controllata dalla famiglia Moratti.

Si tratta di Union Holdings, società con sede a Malta, a sua volta controllata dalla multinazionale Trafigura. Questa, attraverso un complesso gioco societario è la capofila di una miriade di società, ed è leader nel commercio di materie petrolifere (dopo Vitol) e numero uno nel settore delle compravendite dei metalli.

Ha un globale giro d’affari di 170 miliardi di euro e ha chiuso il 2018 con un utile di 800 milioni di euro. Un gigante nel suo settore, che in serata ha emesso una nota nella quale si dichiara pronta a «collaborare in modo costruttivo con la società come azionista di supporto». Trafigura ha comunicato che l’acquisto delle azioni Saras è avvenuto in due momenti, il 15 e poi mercoledì, e avendo superato il tetto del 3 per cento ha dovuto rendere pubblico il suo ingresso nel pacchetto azionario della società. Non si conosce il costo dell’operazione, in ogni caso molto contenuta, perchè a ieri il 3 per cento delle azioni Saras valeva solo 12 milioni di euro, né si sa quando e dove effettivamente Trafigura abbia acquistato, se al mercato dei blocchi, oppure se non abbia solo esercitato il diritto di acquisto contenuto in una opzione acquistata a sua volta tempo fa, o avuta in cambio per quantità di greggio, anche molti mesi fa.

Il rapporto tra Saras e Trefigura, comunque, è solido e radicato nel tempo, e non è un rapporto societario ma anche tra le persone.

Nel 2005, anno dell’Ipo di Saras, la società con base a Singapore già interveniva su acquisti e vendite di prodotti petroliferi per Saras, e del resto lo stesso responsabile delle operazioni commerciali di Saras, con base in Svizzera, Daniela Bahr ha un passato in Trafigura; percorso inverso invece per un altro manager, che da trader Saras è passato negli anni passati con lo stesso ruolo a Trafigura.Secondo una agenzia di stampa ucraina, certo interessata, Trafigura opera in stretto contatto con Rosneft per l’esportazione del petrolio russo cercando di aggirare le sanzioni occidentali. Si tratta della stessa Rosneft che aveva un pacchetto di azioni Saras, poi ceduto proprio a causa delle sanzioni.

La presenza di Trafigura, come quella del fondo australiano Platinum Investment, non ha inciso sulla quota reale di controllo della famiglia Moratti, che ancora controlla con i suoi due rami poco più del 40 per cento del capitale.

I due soggetti esteri, potrebbe essere definiti come “investitori istituzionali”, con prospettive però leggermente diverse. Platinum ha acquistato a valori ben più alti di adesso, e deve aspettare se vuole uscire contenendo le perdite. Trafigura è entrata in una fase di profonda incertezza sia per i mercati che per la stessa società, con il titolo che prezza, nonostante l’incremento positivo di ieri vicino al 10 per cento, sui 50 centesimi ad azione. Il prezzo di collocamento delle azioni Saras in Borsa nel 2006 era di 6 euro ad azione, valori mai più raggiunti. A dicembre del 2018 il titolo valeva 2,2, a novembre 2019 1,8, adesso siamo sotto 0,5 euro per azione con una performance negativa nell’ultimo anno del 71 per cento.

@gcentore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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