La Nuova Sardegna

L’istituto è nato dalla fusione di Classico e Scientifico e comprende anche il Tecnico per futuri geometri 

Sei Licei diventano uno nel polo di riferimento dell’istruzione in Ogliastra

di Giusy Ferreli
Sei Licei diventano uno nel polo di riferimento dell’istruzione in Ogliastra

Una realtà scolastica profondamente radicata nel territorio, erede della migliore tradizione formativa che ha caratterizzato l’Ogliastra e Lanusei in particolare. Questo è l’istituto di istruzione...

25 febbraio 2021
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Una realtà scolastica profondamente radicata nel territorio, erede della migliore tradizione formativa che ha caratterizzato l’Ogliastra e Lanusei in particolare. Questo è l’istituto di istruzione superiore liceale e tecnico “Leonardo da Vinci” di Lanusei guidato dal dirigente scolastico Andrea Giovanni Marcello. La scuola è il frutto dell’accorpamento di due storici licei: lo scientifico “Leonardo da Vinci” e il classico “Cristoforo Mameli”.

Il percorso è culminato nell’anno scolastico 2015/16, con l’accorpamento di un secondo istituto di istruzione superiore con associato il liceo Artistico e l’istituto tecnico per geometri. Nei quattro caseggiati scolastici del centro ogliastrino si offrono una molteplicità di indirizzi formativi che, complessivamente, costituiscono uno dei principali poli scolastici dell’Ogliastra. A Lanusei, infatti, coesistono sei realtà liceali ben definite e una realtà tecnica: liceo scientifico; liceo linguistico; liceo classico; liceo delle scienze umane, liceo artistico; liceo sportivo e istituto tecnico per geometri. Un presìdio di istruzione fondamentale per Ogliastra, con studenti che provengono da numerosi paesi: in totale sono 323 quelli distribuiti nei vari indirizzi nei quali l’offerta formativa include in tutti l’inglese come lingua straniera, anche il francese, il tedesco e lo spagnolo nell’indirizzo linguistico.

Da sempre attivo nelle varie iniziative di scambio culturale e di accoglienza di giovani provenienti da ogni parte del mondo anche grazie alla storica collaborazione con l’associazione “Intercultura”, il “Leonardo da Vinci” ha voluto arricchire ulteriormente la sua offerta formativa partecipando attivamente, in seno alla vecchia alternanza scuola – lavoro (ora Pcto), al progetto LaNuova@scuola ideato da La Nuova Sardegna. Una new entry che da subito ha vissuto con passione questa nuova esperienza.

«Abbiamo colto questa opportunità ben sapendo che il compito della scuola è quello di accompagnare i ragazzi nella maturazione di un proprio progetto di vita e nel rispetto delle attitudini personali», spiega la professoressa di storia e filosofia, Michela Medda, referente scolastica dell’istituto dei cosiddetti Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Sono 19 le classi dei vari indirizzi della scuola che partecipano all'iniziativa Lanuova@scuola .«Questa partnership – prosegue la professoressa Medda – permette agli studenti a di cimentarsi nella trattazione di tematiche importanti con un taglio giornalistico». L'iniziativa si integra con la formazione specifica e il percorso nel mondo del lavoro. Un percorso avviato con la piattaforma ministeriale Confao, nella quale si creava un’azienda virtuale ma che in virtù di una riduzione significativa delle ore dell'alternanza (da 200 a 90 per i licei) ha richiesto una rimodulazione che ha segnato l’ingresso della scuola nel mondo del giornalismo.

«I ragazzi hanno apprezzato ogni passaggio: dalla lettura in classe del quotidiano all’analisi critica dei testi», osserva ancora la professoressa che insiste sul ruolo centrale dei ragazzi.

Ci sono dei futuri giornalisti tra gli studenti del Da Vinci? «Chi lo sa – risponde la referente scolastica – di sicuro gli studenti hanno bisogno di confrontarsi, di dialogare e di sviluppare il senso critico affinché siano dei cittadini consapevoli. Questa – conclude la professoressa Medda - è una delle opportunità che ci viene data dal progetto. Lanuova@scuola offre un ventaglio di opportunità formative, poiché coniuga lo sviluppo e la promozione di competenze trasversali, previste dai percorsi Pcto, e spendibili nel mondo del lavoro, alla formazione specifica dell'insegnamento trasversale e obbligatorio di educazione civica e mira, infine, alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio».

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