La Nuova Sardegna

La ricorrenza 

Quarant’anni fa l’attentato a Wojtyla in piazza San Pietro

CITTÀ DEL VATICANO. Una scena sotto gli occhi dei fotografi che in un lampo fece il giro del mondo: Papa Giovanni Paolo II si accascia sulla papamobile, mentre fa il giro tra i fedeli a Piazza San...

09 maggio 2021
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CITTÀ DEL VATICANO. Una scena sotto gli occhi dei fotografi che in un lampo fece il giro del mondo: Papa Giovanni Paolo II si accascia sulla papamobile, mentre fa il giro tra i fedeli a Piazza San Pietro prima dell'udienza generale. Qualcuno tra la folla ha sparato due colpi e il Pontefice viene trasportato in ospedale in fin di vita. Era il 13 maggio del 1981. L'uomo a sparare era Ali Agca. Ma chi erano i mandanti? E perchè? A quarant'anni di distanza l'attentato a Karol Wojtyla resta non risolto del tutto. Il Pontefice tra grandi sofferenze sopravvisse a quell'attentato e porterà la pallottola alla Madonna di Fatima che, secondo lo stesso Wojtyla, lo salvò: «Una mano ha sparato, un'altra mano ha deviato la pallottola», disse il Pontefice polacco.

Che il Papa si potesse salvare non lo credevano neanche i medici del Policlinico Gemelli. Subito dopo l'attentato in piazza San Pietro viene arrestato Mehmet Ali Agca e si parla dei «Lupi grigi», un'organizzazione terroristica turca che, forse, non ha agito da sola. Di certo a 40 anni da quell'attentato non c'è ancora una verità certa. Wojtyla era scomodo all'Est europeo, ma prove in questa direzione non sono mai state trovate. Di quel giorno resta una maglia insanguinata conservata nella cappella delle Figlie della Carità, a Roma.

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