La Nuova Sardegna

Tristezza e felicità insieme: il ricordo suscita nostalgia

di Chiara Ferrandu*
Tristezza e felicità insieme: il ricordo suscita nostalgia

Nella vita si sperimenta, si ricerca, si cambia, si sbaglia, si sceglie, ci si emoziona. Si vive ogni giorno con l’unica certezza che niente può tornare indietro. Esiste una sola cosa che possiede...

20 maggio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





Nella vita si sperimenta, si ricerca, si cambia, si sbaglia, si sceglie, ci si emoziona. Si vive ogni giorno con l’unica certezza che niente può tornare indietro. Esiste una sola cosa che possiede questa dote fortunata: la memoria. La memoria conserva le tracce dell’animo, costruisce il passato di ogni persona, un insieme di ricordi felici, tristi, sbiaditi, nitidi, indimenticabili. A volte l’unico desiderio è dimenticarli, altre volte invece si spera solo di poterli rivivere. Ci sono momenti in cui il ricordo riaffiora nella mente e si ferma là creandosi un rifugio. Suscita un’emozione che sprofonda dentro il petto creando un nodo aggrovigliato. Fa male perché è lontano, si vorrebbe riassaporare ma ormai è passato, non esiste più. È un desiderio illusorio, ci si può abbandonare solo alla sua aspirazione. È la nostalgia. La nostalgia è il dolore del ricordo. Si prova nostalgia per un luogo che suscita ricordi di esperienze indimenticabili, una città in cui si ha il desiderio di vivere, una casa dove ci si sente liberamente a casa. Nostalgia per una persona lontana o che non c’è più di cui si vorrebbe sentire ancora il calore che avvolgeva ogni istante, qualcuno con cui si aveva un legame profondo e ricordi di momenti che scaldano il cuore. Nostalgia di uno stato d’animo, un’emozione intensa che si vorrebbe sentire di nuovo vibrare in tutto il corpo.

La nostalgia è quando tristezza e felicità si incontrano. Quando un sentimento dolce amaro naufraga dentro il petto, quando una valanga di immagini scorre freneticamente nella mente e si sentono voci, sensazioni, emozioni, quando lacrime lente scorrono il viso e cadono a terra interrompendo il rumore del silenzio. Si tratta di trovarsi in un’altra dimensione, un tempo passato che ha un rapporto con il momento presente oppure una dimensione presente ed una futura.

Quando la nostalgia bussa alla porta del cuore bisogna accoglierla a braccia aperte. È importante ascoltarla, starle vicino e capire dove inizia e dove finisce, altrimenti ci si ritrova catapultati all’interno del suo cerchio vorticoso.

Lasciare che lei prenda il sopravvento significherebbe farsi del male, imparare a gestirla invece porterebbe a molti vantaggi. Quando arriva ci si immerge nei propri pensieri, ci si accovaccia davanti alla finestra osservando il vuoto, si sprofonda sotto il getto d’acqua che scorre ininterrottamente sul viso, si assapora il gusto caldo e amaro di una tazza fumante di caffè, si ascolta il suono del silenzio ed ogni piccolo rumore che lo interrompe, ci si isola ad occhi chiusi nel suono rimbombante di una canzone o di una melodia.

Nella vita serve un giusto equilibrio. Se si riesce ad equilibrare il ricordo felice di un passato ed usarlo a proprio vantaggio nel presente, senza lasciare che questo venga sommerso dal peso del ricordo, allora si ha davanti la chiave giusta, quella che permette di aprire la porta magica della serenità che conduce alle vie segrete del cuore per vivere profondamente ogni singola emozione.

* Chiara frequenta il Liceo Coreutico Azuni di Sassari

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative