La Nuova Sardegna

Covid, la promessa di Speranza: Sardegna bianca dal primo giugno

A Olbia un brindisi per le riaperture (foto Giovanna Sanna)
A Olbia un brindisi per le riaperture (foto Giovanna Sanna)

Il ministro: «Hanno funzionato le misure restrittive e l'incremento dei vaccinati». «Bravi anche i sardi nel rispettare il distanziamento e le altre regole di sicurezza»

22 maggio 2021
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CAGLIARI. La seconda settimana sotto quota 784, limite massimo possibile di nuovi casi, è stata superata. La zona bianca è sempre più vicina. Anzi, prima di firmare la sua ultima ordinanza, che ha confermato la Sardegna in giallo, il ministro della salute Roberto Speranza è stato molto chiaro. «Se venerdì prossimo - sono state le sue parole - i valori saranno confermati ancora una volta, dal primo giugno Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise entreranno di diritto in zona bianca». Il che vorrà dire, ad esempio, niente più coprifuoco alle 23.

Nell'attesa del passaggio da una fascia all'altra, la settimana scorsa, l'Isola ha stabilito un nuovo record: con lo 0,61 è al primo posto fra le Regioni per tasso d'incidenza del virus, mentre la media italiana s'è fermata a 0,78. Poi per quanto riguarda i nuovi positivi ogni 100mila abitanti, la quota giornaliera è rimasta sempre sotto i 30 casi e quindi molto lontana dalle soglie d'allerta previste dalla nuova tabella condivisa fra la Cabina di regia nazionale, l'Istituto superiore di sanità, il ministero della salute e le Regioni. Ancora, sempre secondo l'ultimo report, poi confermato dalla Fondazione Gimbe, anche l'Rt ospedaliero, l'occupazione dei posti letto, è crollato con un calo considerevole nei ricoveri e nessun nuovo ingresso nelle terapie intensive. Letti questi valori, Speranza ha ribadito: «È il risultato delle misure restrittive adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità».

Il verdetto. Dopo le prime due settimane trascorse in zona gialla, da lunedì scatterà la seconda, gli esperti hanno classificato l'Isola fra le Regioni a «basso rischio», con «zero allerte segnalate». Rispetto a qualche giorno fa, la situazione è migliorata in fretta. Il 12 maggio l'indice R con t era schizzato all'1,54, allora il peggior dato nazionale, poi per fortuna ha cominciato a scendere, ritornando sui livelli che, a marzo, avevano consentito alla Sardegna di essere promossa in zona bianca, prima in assoluto. Di sicuro oggi la situazione è ancora più favorevole se messa a confronto con il monitoraggio dell'epoca. Perché nel frattempo, seppure fra mille difficoltà, la campagna vaccinale ha ridotto il fattore di rischio.

Conto alla rovescia. Se la Sardegna supererà indenne anche l'ultima settimana di maggio, sarà automatico il ritorno in zona bianca. L'importante è che l'indice di contagio settimanale rimanga ancora sotto quota 784 nuovi casi. Non dovrebbero essere d'intralcio neanche gli eventuali focolai territoriali, come l'ultimo a Orgosolo, perché sarebbero comunque molto circoscritti.

A questo punto, il primo giugno non ci dovrebbero essere sorprese clamorose: il colore bianco sarà quello giusto. Con l'Italia da lunedì tutta in giallo, il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha detto: «Dovunque la situazione è in deciso miglioramento, ma attenzione a non lasciarsi andare all'entusiasmo. Gli ultimi ottimi valori andranno difesi e confermati giorno dopo giorno». (ua)

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