La Nuova Sardegna

Stop ai controlli a tappeto per chi arriva nell’isola

di Roberto Petretto
Stop ai controlli a tappeto per chi arriva nell’isola

La zona bianca e la prospettiva del green pass: niente più tamponi negli scali

29 maggio 2021
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SASSARI. L’ordinanza è arrivata di notte, bilanciata e limata per ore, a conferma di quanto delicata sia la decisione che di fatto segna una svolta importante, anche nella prospettiva della stagione estiva. Nei porti e aeroporti della Sardegna non ci saranno più i controlli a tappeto sui passeggeri in arrivo. Da oggi e sino al 15 giugno ci saranno solo verifiche “a campione” e quindi gran parte della macchina organizzativa messa in piedi dalla Regione non avrà più ragione di essere.

Il presidente Solinas ha firmato ieri notte le ordinanze numero di 18 (che proroga la numero 5) e la 19 (che proroga la 9), con alcune modifiche sostanziali.

L’ordinanza 18 cancella la parte della 5 che prevedeva l’obbligo di recarsi nelle aree di porti e aeroporti dedicate all’esecuzione dei test, oppure di impegnarsi a sottoporsi a tampone nelle 48 ore successive o in alternativa a porsi in isolamento fiduciario dando comunicazione al proprio medico.

Ora i passeggeri «che non siano in possesso della certificazione verde» dovranno registrarsi nella piattaforma Sardegna sicura per dichiarare di essere stati vaccinati almeno da 15 giorni con la prima dose oppure dell’avvenuta guarigione dal Covid o di essersi sottoposti a esame diagnostico molecolare o antigenico con esito negativo non oltre le 48 ore dalla partenza.

Più consistenti le modifiche all’ordinanza 19. Innanzitutto vengono cancellati i primi tre articoli dell’ordinanza 9 che prevedevano la possibilità di ingresso dei non residenti in Sardegna solo per lavoro, salute o necessità (norma già superata dal passaggio in zona gialla); l’obbligo per gli armatori e i vettori aerei di acquisire dai passeggeri la documentazione di vaccinazione o negatività al test; l’impiego del corpo forestale come supporto ai controlli e la realizzazione di aree adibite all’effettuazione dei tamponi in cali portuali e aeroportuali.

La nuova ordinanza modifica anche l’articolo 4 della 9 che obbligava i sindaci a disporre «idonee misure di monitoraggio e controllo» aggiungendo solo l’espressione “a campione”.

L’articolo 5, invece, che prevedeva la possibilità di sottoporsi a tampone nelle aree dedicate nei porti e aeroporti, viene modifica con la cancellazione di questa parte.

Insomma, dalla lettura combinata dei due provvedimenti del presidente della Regione si evince che di fatto viene cancellata la struttura per la realizzazione dei test in porti e aeroporti e lascia in piedi una generica attività di controlli “a campione”.

«Manteniamo i controlli a campione sino a che non ci sarà il green pass», dice il commissario dell’Ats, Massimo Temussi.

Il disimpegno dai controlli sugli arrivi è frutto del miglioramento della situazione epidemiologica, del progredire della campagna vaccinale, ma anche dell’impossibilità di tenere in piedi una struttura complessa e articolata, ma comunque insufficiente a far fronte all’aumento di traffico che si sta già registrando. Ora è prevedibile che le risorse utilizzate sinora nei controlli siano impiegate nelle vaccinazioni. Anche se qui i problemi non mancano. «Non si può parlare di carenza di dosi - dice ancora il commissario Temussi - . Il problema è che c’è ancora un forte rifiuto degli AstraZeneca, quindi stiamo utilizzando soprattutto Pfizer. E questo ci porta a ridimensionare il target, tarandolo sulle dosi di Pfizer che ci arrivano. In tutta Italia ci sono 250mila dosi di AstraZeneca che stanno scadendo, è un problema nazionale, non sardo».

Questo potrebbe rimandare l’apertura delle prenotazioni a tutte le fasce di età prevista per il 3 giugno? «Le prenotazioni le faremo, ma sugli slot liberi e se ci sono dieci giorni già impegnati con le altre fasce di età, chi si prenota dopo dovrà attendere. Però le prenotazioni le apriremo».



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