Il mercato del lavoro vola boom di contratti a giugno
Riparte il comparto turistico-ricettivo messo in ginocchio dalla pandemia Dati incoraggianti rispetto al 2019, in crescita costante il settore delle costruzioni
28 luglio 2021
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SASSARI. A fare sorridere è soprattutto il mese di giugno, perché il numero di assunzioni è stato superiore a quello prepandemia del giugno 2019: 23mila i contratti attivati. Quasi tutti legati a chiamate di stagionali per il comparto turistico, quello che nel 2020 ha sofferto più di tutti. Finalmente, dopo un anno e mezzo molto complicato, il mercato del lavoro in Sardegna si risveglia. È quanto emerge dal report stilato dall'Osservatorio dell'Aspal per il semestre gennaio-giugno 2021. I dati presi in esame provengono quasi esclusivamente dalle comunicazioni delle aziende nel momento nel quale assumono o licenziano: la differenza fra le attivazioni e le cessazioni di contratti nel semestre è pari al -6,5% rispetto al 2019 mentre nello stesso semestre del 2020 (in piena pandemia) si era registrato un drammatico -63%. La fotografia che viene fuori dal report conferma che la crisi causata dalla pandemia è stata democratica travolgendo tutti i settori o quasi: a salvarsi sono state solo le costruzioni, comparto che è addirittura cresciuto rispetto nel 2019: i primi segnali positivi nel 2019 con il +13% di attivazioni di contratti, ma la vera esplosione è stata quest’anno con +52%. Una situazione rosea legata principalmente a due fattori: da un lato le chiusure governative per il contenimento della pandemia hanno riguardato questo settore per un periodo limitato solo alla primissima fase; dall'altro gli incentivi per stimolare la ripresa dell'edilizia sono sempre più numerosi ed allettanti, su tutti il bonus 110% per ristrutturazioni ed efficientamento energetico.
L’altro aspetto che emerge dal Report è che la crisi ha interessato soprattutto le categorie più fragili: le donne, i giovani, gli assunti con contratto a termine o di apprendistato, gli stranieri. La fascia d’età maggiormente penalizzata è quella compresa tra i 15-34 anni, il target principale di riferimento per le assunzioni nel turismo. Il 2021 lancia segnali incoraggianti: «C'è una luce che ci fa ben sperare – dice la direttrice generale dell'Aspal Maika Aversano – ma c'è anche la grande consapevolezza che esistono ferite così profonde nel tessuto economico che ci spingono a velocizzare le politiche e gli strumenti specifici a nostra disposizione e a mettere in piedi azioni di sistema per migliorare quantitativamente e soprattutto qualitativamente i servizi per il lavoro erogati dai nostri Centri per l'impiego in tutto il territorio regionale».
L’altro aspetto che emerge dal Report è che la crisi ha interessato soprattutto le categorie più fragili: le donne, i giovani, gli assunti con contratto a termine o di apprendistato, gli stranieri. La fascia d’età maggiormente penalizzata è quella compresa tra i 15-34 anni, il target principale di riferimento per le assunzioni nel turismo. Il 2021 lancia segnali incoraggianti: «C'è una luce che ci fa ben sperare – dice la direttrice generale dell'Aspal Maika Aversano – ma c'è anche la grande consapevolezza che esistono ferite così profonde nel tessuto economico che ci spingono a velocizzare le politiche e gli strumenti specifici a nostra disposizione e a mettere in piedi azioni di sistema per migliorare quantitativamente e soprattutto qualitativamente i servizi per il lavoro erogati dai nostri Centri per l'impiego in tutto il territorio regionale».