La Nuova Sardegna

Le lacrime dei “Sassarini”: ciao Franco

Il dolore dei colleghi del luogotenente della Brigata: «Sosterremo la famiglia»

31 luglio 2021
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SASSARI. Grande tristezza e lacrime per la scomparsa di un collega stimato da tutti. Poche parole nella caserma della Brigata Sassari: le pronuncia il comandante dei “Sassarini” il colonnello Giuseppe Levato. Esprime «sentimenti di commossa vicinanza e cordoglio ai familiari, a nome di tutti i soldati della Brigata Sassari». C’è sicuramente sgomento e incredulità tra i militari che hanno appena appreso la triste notizia del tragico incidente stradale in cui ha perso la vita il primo luogotenente dell’Esercito Franco Panzalis.

Il tenente colonnello Marco Mele, ufficiale addetto alla Pubblica informazione del Comando Brigata Sassari, i ragazzi li conosce tutti. Risponde al telefono e trasmette il grande dolore della famiglia dell’Esercito per un figlio perso.

«Cinquantaquattro anni, originario di Romana ma residente a Uri, il sottufficiale era molto conosciuto e stimato dai propri colleghi per la sua grande professionalità», ricorda Marco Mele.

Il ricordo della carriera del militare scomparso viene ricostruito con attenzione e con rispetto: il primo luogotenente Panzalis ha dedicato la propria vita al servizio, inizialmente come specialista tecnico meccanico dell'Aviazione dell'Esercito e poi, a Sassari, come sottufficiale della Direzione d'intendenza del Comando Brigata.

«Generoso, riservato, altruista, collaboratore instancabile»: così lo ricordano i militari della grande famiglia “Sassarina”, tra i quali lascia un vuoto incolmabile.

L' Esercito ha comunicato di «avere immediatamente attivato le procedure per fornire tutto il supporto e il sostegno necessario ai congiunti del collega».

Non ci sono altre parole di fronte a una tragedia che ha scosso tutti per la scomparsa del collega e della moglie, per il dramma di una famiglia così duramente segnata dal dolore. Poi solo il silenzio, la forza dei militari che stringono in una grande abbraccio i familiari di Franco Panzalis. (g.baz.)

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