La Nuova Sardegna

SASSARI. Volotea vuole vincere anche davanti al Tar. Se dovesse riuscirci, finirebbe per risparmiare 4 milioni. È la differenza esatta fra quanto ha offerto nella prima gara, offerta poi bocciata dalla commissione per vizi formali, e nella seconda, alla fine risultata vincente grazie ai ribassi dell’ultim’ora. Ita, che invece nella competizione è stata sempre surclassata dalla low cost, ora vuole ribaltare l’esito della gara. Sempre al Tar, ha chiesto che annulli l’assegnazione delle rotte dopo essere stata esclusa, a sua volta, dal primo bando per un piano industriale definito «zoppicante» dalla stessa commissione dell’assessorato. Oggi, in camera di consiglio, la prima sezione entrerà nel merito del ricorso depositato dalla compagnia aerea iberica all’indomani della gara bandita dalla Regione e poi finita con un flop. Qualche giorno dopo proprio Volotea fu estromessa dal bando, per essersi dimenticata la fotocopia del documento del suo legale rappresentante. L’8 ottobre su quel ricorso il presidente del Tar, Dante D’Alessio, s’è già pronunciato, negando la sospensione immediata della gara in corso. Ma se oggi i giudici dovessero dare ragione a Volotea non solo la compagnia sarebbe riammessa alla prima gara, ma la commissione dovrebbe riprendere in considerazione proprio le offerte di fine settembre. Si è risolto il mistero sul ricorso al Tar presentato da Ita. Ventiquattr’ore fa è stato depositato. Ita chiede che sia annullata la sua esclusione dalla prima gara, leggi bocciatura del piano industriale, ma anche l’esito della seconda. Ipotizzato che oggi il Tar potrebbe decidere sia sul ricorso di Ita che su quello di Volotea, se dovesse dare ragione a Ita, l’intera continuità ripartirebbe da zero. (ua)