La Nuova Sardegna

Presunto stupro in Costa Smeralda, sul rinvio a giudizio si deciderà il 26 novembre

di Tiziana Simula
Presunto stupro in Costa Smeralda, sul rinvio a giudizio si deciderà il 26 novembre

Udienza tecnica dal Gup per Ciro Grillo e tre amici accusati da una 19enne

06 novembre 2021
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PORTO CERVO. È stata un’udienza tecnica e piuttosto veloce, quella di ieri sul caso Grillo, sebbene il gup Caterina Interlandi avesse voluto cominciare da subito la discussione. Ma bisognerà aspettare alla prossima udienza, fissata per il 26 novembre, per sapere se rinvierà a giudizio o meno Ciro Grillo e i suoi tre amici accusati di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza italo norvegese, residente a Milano, allora 19enne. Il giudice ha affidato l’incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche e ambientali indicate dalle parti: cinque per l’accusa, altrettante per la difesa e una ventina per la parte civile. L’avvocato Giulia Bongiorno, che assiste la studentessa, ha indicato al gup anche delle conversazioni ritenute rilevanti avvenute tra la ragazza e una sua amica: audio whatsapp che ha portato al giudice trascritti. L’avvocato aveva già depositato una perizia medico-legale stilata dal professore Enrico Marinelli dell’università “La Sapienza” nella quale si ipotizza l’uso della “droga dello stupro”. Tra le intercettazioni telefoniche e ambientali da trascrivere e che entreranno nel fascicolo del processo, anche le conversazioni avvenute tra i ragazzi quando avevano saputo che sarebbero stati sentiti dai carabinieri, dopo la denuncia presentata dalla ragazza.

«Ogni volta che sui giornali ritorna questa vicenda, per la mia assistita è come spargere sale su una ferita ancora aperta, l’enfatizzazione che c’è stata a livello mediatico è per lei una prova pesante, dura», ha commentato l’avvocato Giulia Bongiorno prima di entrare in aula.

Che la difesa non sceglierà alcun rito alternativo lo ha confermato a nome del collegio difensivo, l’avvocato Andrea Vernazza, nuovo difensore accanto al collega Enrico Grillo, del figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle. Il procuratore Gregorio Capasso – ieri in aula da solo dopo il trasferimento a Sassari del pm Laura Bassani con cui aveva condotto le indagini – ha chiesto il processo per Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti della studentessa. Presunto stupro che sarebbe avvenuto a Porto Cervo, nella casa di Beppe Grillo, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. Grillo Jr, Lauria e Capitta devono rispondere anche di violenza sessuale nei confronti dell’amica della ragazza – costituita parte civile con l’avvocato Vinicio Nardo – per un video e alcune foto oscene scattate mentre lei dormiva sul divano. Abusi che gli imputati hanno sempre respinto sostenendo che il rapporto fosse consenziente. Per la Procura gallurese è stata un’inchiesta particolarmente complessa e delicata dal forte impatto mediatico, caratterizzata da due chiusure di indagini preliminari e ripetuti interrogatori degli indagati. Secondo le accuse, i quattro giovani avrebbero costretto la studentessa a subire atti sessuali abusando delle sue condizioni di inferiorità fisica e psichica dovuta all’assunzione di alcol. La ragazza aveva denunciato di essere stata violentata prima da uno di loro, Corsiglia, e successivamente, quando ormai si era fatto giorno ed erano le 9 del mattino, dagli altri tre, Lauria, Capitta e Grillo, che l’avrebbero forzata a bere vodka afferrandola per i capelli e abusando ripetutamente di lei. Secondo la ricostruzione di quella notte, Corsiglia avrebbe chiesto alla ragazza di accompagnarlo in una stanza da letto per prendere delle coperte e, a quel punto, l’avrebbe afferrata per le braccia e scaraventata sul letto, ma lei sarebbe riuscita a divincolarsi. Poi, si sarebbe infilato nel letto dove lei si era coricata, in un’altra stanza, e lì avrebbe abusato della giovane. Violenza proseguita nel box doccia dove era stata raggiunta quando era riuscita ad allontanarsi da lui, mentre gli altri tre commentavano tra loro. Poi, alle 9 del mattino, ancora violenza da parte degli altri tre. Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati Ernesto Monteverde, Mariano Mameli, Sandro Vaccaro, Gennaro Velle, Barbara Raimondo.

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