La Nuova Sardegna

Il menù ecosolidale si gusta a ritmo di jazz

di Luca Urgu
Il menù ecosolidale si gusta a ritmo di jazz

A Nuoro “I Grani” propone una cucina a chilometro zero e senza sprechi Elisa Pisanu e Stefano Mongillo: «Questo posto ci ha scaldato il cuore»

14 gennaio 2022
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Un luogo che ti cattura subito. Ti prende per la gola ma ti scalda anche il cuore. Ha la cortesia del saluto accogliente e garbato, delle spiegazioni pazienti di piatti e bevande. E di quella musica jazz che riesce a farti sognare e al tempo stesso lavorare per chi sceglie il locale per alcune ore come ufficio. “I Grani” ha un’anima identitaria legata al territorio, ma allo stesso tempo cosmopolita, colorata, animalista ed ecocompatibile. Il locale è al corso Garibaldi di Nuoro ma potrebbe essere a Firenze, Londra, Berlino o Porto. Lo stile è trasversale e transazionale, se fosse un abito potrebbe essere un casual vissuto, forse anche usato ma che una volta indossato ti fa perfettamente sentire a proprio agio. Un locale informale ma concepito con cura e con una filosofia particolare, quella dell’inclusione (c’è sempre qualcosa anche per vegetariani e vegani) e con uno sguardo al mondo del food e del beverage per niente scontato. Per esempio qui non si trova la coca cola o altri prodotti da multinazionali, ma una bevanda in qualche modo simile ed ecosolidale che ti ricorda che c’è sempre un’altra via se la si vuole seguire. Puntare sulla diversità e sulle ricchezze del territorio è senza troppi giri di parole il credo dei proprietari, Elisa Pisanu e Stefano Mongillo, che gestiscono “I Grani” da cinque anni, ma che di fatto hanno raccolto il testimone senza grandi rivoluzioni di chi (Paolo Bianchi e Daniela Chironi) questo posto lo ha aperto ex novo facendo una scommessa e vincendola. «Loro sono stati bravi ad avere la barra dritta con un’offerta nuova per Nuoro e noi ne abbiamo condiviso la strada facendola poi nostra con delle scelte personali fatte con attenzione per il cliente»: Elisa, nuorese, dopo alcuni anni a Genova per lavoro e studio dove ha conosciuto Stefano viene colta dal “mal di Sardegna” che ha felicemente contagiato il suo compagno. I due a Nuoro decidono di aprire un locale tutto loro per esprimersi in un settore che in parte conoscono. “I Grani” già ben avviato è una splendida occasione per il loro progetto. «Avevamo già visto qualcosa ma non ci aveva convinto. Questo posto invece ci ha scaldato subito il cuore», raccontano Stefano e Elisa che hanno dato subito la loro personale impronta al restaurant bar che vive di mattina con le colazioni, la pasticceria fresca, i frullati e le tisane, il caffè e cioccolato (ecosolidale), la birra artigianale di Irgoli, per poi cambiare anima a pranzo e a cena con menù sempre nuovi e freschi con prodotti locali (verdure della Baronia, pesci della costa orientale etc) e il più possibile a chilometro zero e in netta antitesi allo spreco. Lo chef rielabora molte ricette della tradizione e ogni giorno è possibile scegliere tra almeno due primi, altrettanti antipasti e secondi appuntati all’interno e all’esterno su una lavagna old style. «Che dire, non è un periodo facile ma si va avanti. È stato anche un periodo di grandi soddisfazioni e di feedback puntuali che ci arrivano dai clienti abituali e fidelizzati ma anche dai tanti turisti che attraversano il nostro territorio – spiegano –, noi insistiamo sul concetto di inclusione che significa accogliere nei nostri spazi gli animali, offrire anche ai bambini qualche diversivo e consentire a chi ha delle intolleranze alimentari o è vegetariano di poter trovare qualcosa che lo soddisfi». Per ora nell’era del Covid anche a “I Grani” – che nella bella stagione può godere e servirsi degli spazi all’aperto della piazzetta - si naviga a vista, ma in futuro – si spera sempre più prossimo – sono in programma alcune belle iniziative condite da musica (Stefano ha un passato da deejay), reading e presentazioni di libri.

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