La Fiera di Verona

Surrau a Vinitaly: «Tra innovazione e tradizione la vera sfida è nella sostenibilità»

Collaboratori e titolari di Vigne Surrau di Arzachena
Collaboratori e titolari di Vigne Surrau di Arzachena

Al Verona le eccellenze enologiche della Sardegna sotto i riflettori la cantina di Arzachena che strizza l’occhio al biologico e sceglie di investire sul “know how”

05 aprile 2023
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di Andrea Sini

Inviato a Verona Farà piacere un bel mazzo di riconoscimenti, e anche la solidità raggiunta nel corso degli anni. Ma guardare al futuro fa gola di più. Surrau non rinnega il passato ma preferisce continuare ad accettare e proporre nuove sfide. Con la prua ormai orientata chiaramente verso produzioni sostenibili. La cantina gallurese con base nell’entroterra di Porto Cervo, che con l’ultima vendemmia ha ritoccato il proprio record di produzione, superando quota 600 mila bottiglie, è tra le protagoniste dell’edizione 55 di Vinitaly, che in questi giorni sta vedendo 112 cantine sarde in vetrina. Non tanto, o non solo, per l’ottimo risultato ottenuto con il vermentino Sciala 2021, quanto per il coraggio di certe scelte, sostenute con convinzione dalla famiglia Demuro attraverso investimenti importanti.

«Sciala aveva ottenuto il primo posto assoluto nel 2017 – raccontano l’enologo Mario Siddi e il responsabile commerciale Alessandro Pedini –, qua siamo venuti con il 2022, che è stato messo in bottiglia da poco, ma siamo andati benissimo con il 2021. Sul vermentino la nostra idea è che la Gallura tutta sia in grado di produrre bianchi più longevi di quello che normalmente si ritiene. E poi siamo aperti anche all’innovazione: crediamo in un cannonau moderno ed elegante, lo abbiamo provato rosè e l’abbiamo vinificato in bianco; abbiamo sperimentato un vermentino macerato dal quale sono venute fuori 300 bottiglie alle quali abbiamo abbinato per ogni etichetta una foto tra quelle della mostra di Salvatore Ligios sui luoghi iconici della Sardegna».

Sessanta ettari di vigne, dove ancora tutta l’uva viene raccolta a mano e un orientamento ormai chiaro verso il biologico. Per Surrau il futuro è già arrivato: «Il macchinario per la vendemmia c’è solo per le emergenze ma è parcheggiato da tempo – raccontano –. Per debellare gli insetti puntiamo sulla biotecnologia più che sugli agenti chimici, sposiamo la lotta integrata e ragioniamo sul tema sostenibilità a tutto tondo: non solo ambientale ma anche economica e sociale. Stiamo installando apparecchiature moderne per ottimizzare il processo di utilizzo delle acque, le nuove vigne sono impiantate con sistemi moderni di canalizzazione, studiamo la fotosintesi e il comportamento delle piante a seconda delle temperature, siamo in contatto costante con l’università di Sassari. Ottimizzare i processi e renderli sostenibili passa attraverso la ricerca. In questo, la famiglia Demuro ha le idee chiarissime e non lesina investimenti».

Oggi la staffa L’edizione 2023 di Vinitaly si chiude oggi, dopo quattro giornate densissime di eventi. Ieri nella spazio istituzionale c’è stata la presentazione del Concorso internazionale Grenaches du Monde, organizzato dal Conseil interprofessionnel des Vins du Roussillon (CiVR) con il partenariato di Laore Sardegna, che quest'anno si svolgerà a giugno a New York, nel cuore del più grande mercato mondiale. Si chiude anche il ciclo di incontri tenuti dal giornalista di Gambero Rosso, Giuseppe Carrus, che dopo avere esplorato i segreti di pane, latte di capra e salumi (ieri è stata la volta di Antonello Salis de La Genuina), oggi parlerà dell’artigianato dolciario sardo insieme a Giovanni Fancello.

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