La Nuova Sardegna

Lasolidarietà

La comunità plaude a padre Paolo: "È un esempio di coraggio"

di Maria Antonietta Cossu
La comunità plaude a padre Paolo: "È un esempio di coraggio"

I fedeli solidali: "Siamo al suo fianco, ha evitato la stessa sorte ad altri bambini innocenti»

15 maggio 2023
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Ghilarza Ad ascoltare Padre Paolo non c'erano solo gli adulti, ma anche numerosi bambini e adolescenti. Seduti in prima fila seguivano con attenzione gli interventi del parroco, alcuni con gli occhi sgranati, altri apparentemente sereni, probabilmente non del tutto consapevoli. Chi tradiva grande sgomento erano però soprattutto gli adulti. Questi non hanno risparmiato severi commenti, come il sindaco di Norbello Matteo Manca che ha usato parole di fuoco.

«La comunità di Norbello è vicina a Padre Paolo in questo momento particolare e si augura che la giustizia faccia il suo corso. Anche nella Chiesa ci sono le mele marce, come in ogni realtà, ma per fortuna esistono persone come lui. Ultimamente simili schifezze non vengono nascoste e insabbiate, come avveniva prima, e questo può essere solo d'aiuto alla credibilità dell'istituzione. Padre Paolo ha avuto tanto coraggio a denunciare fatti di questo tipo e probabilmente ha evitato la stessa sorte ad altri bambini».

Per molti le rivelazioni del sacerdote hanno avuto l'effetto di un pugno nello stomaco. «A chi si macchia di questi crimini dovrebbero dare l'ergastolo, Padre Paolo ha fatto bene a raccontare pubblicamente la sua storia, è un modo per tutelare altri minori. Merita tutta la nostra solidarietà», ha commentato un giovane di Norbello. «Questa vicenda mi ha sconvolto, ma renderla pubblica è stata una decisione giusta, anche nei confronti di chi vorrebbe denunciare e non lo fa», sono state le parole di un'abitante del posto, a cui ha fatto eco una compaesana. «Il nostro parroco ha patito grandi sofferenze e credo non sia stato facile per lui esternarle, ha avuto un grande coraggio».

La benevolenza e il sostegno delle comunità di Ghilarza, Abbasanta e Norbello sono tutti nelle parole di suor Giulia, religiosa dell'ordine del Cottolengo che collabora con il parroco da circa due mesi. «Sono qui da poco tempo e ho subito imparato ad apprezzare la persona e il presbitero, ma la stima nei suoi riguardi è accresciuta per il coraggio dimostrato. Gesù dice “la verità vi farà liberi”, e con il suo gesto padre Paolo ha esortato chi soffre a non reprimere il dolore per i traumi subiti ma a esternarlo. Allo stesso modo ha incoraggiato chi è vittima di violenza a denunciare».

«Da persona onesta e cristallina qual è, padre Contini ha rivelato questo tormento per un desiderio di trasparenza verso la sua comunità, che lo ha ricambiato con il suo sostegno e anche attraverso un profondo rispetto e un generale riserbo. Ma credo che, attraverso la sua testimonianza e la sua sofferenza, abbia voluto soprattutto scuotere le vittime di abusi. A lui vanno la nostra stima e solidarietà», ha commentato Anna Campus, ex dipendente regionale di Ghilarza, che ha richiamato le autorità ecclesiali a fare la propria parte nel perseguire la pedofilia. «La Chiesa ha cercato di nascondere questo fenomeno malgrado fosse comunque noto, ma il modo di trattare quelle vicende è espressione del passato; ora che le coscienze sono più consapevoli si deve adeguare».


 

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