Granchio blu, la “ricetta” del Flag: «La soluzione? Mangiarlo»
L’idea dell’associazione per debellare dai mari dell’isola il crostaceo infestante
Sassari «Non possiamo permetterci che una specie alloctona fortemente infestante come il granchio blu si diffonda in un ecosistema delicato come quello della Sardegna. Intervenire ora significa provare ad evitare di dover raccogliere i cocci dopo, perché il granchio blu certo non aspetta i tempi della burocrazia italiana»: è questo l’allarme lanciato dal presidente del Flag Nord Sardegna (gruppo d’azione locale per lo sviluppo della pesca), Benedetto Sechi. Secondo Sechi «il rischio è concreto e le imprese del comparto sono in fermento, chiedono rassicurazioni e guardano alle istituzioni per essere tutelate e proteggere investimenti e capitali. «La mobilitazione» secondo Sechi «deve essere puntuale e deve coinvolgere tutta la filiera. È ormai noto che una delle migliori forme di eliminazione di questa specie invasiva è quella legata al consumo alimentare. Bene - esorta il presidente del Flag -, coinvolgiamo da subito la filiera, distribuzione e ristorazione, creiamo un mercato che ancora non c'è e facciamo fronte comune».