Alessandra Todde: «Se non vincerò le elezioni, lascerò il Parlamento e farò la consigliera regionale»
La candidata governatrice del Campo largo attacca Renato Soru: «La mia candidatura scelta dai sardi»
Cagliari «Con Renato Soru si può ricucire nel nome dell’unità, non certo nel nome della continuità. Soru ha aperture da parte di partiti come Italia Viva che è in continuità con la giunta Solinas, ha imbarcato l’assessore Anita Pili che governa con Solinas, ha l’endorsement di Luigi Cucca, segretario regionale di Azione, l’uomo che Solinas voleva come segretario generale nella sua giunta. Da questa giunta, invece, bisogna distaccarsi». Lo ha dichiarato Alessandra Todde intervenendo a “L’Attimo fuggente”, programma condotto da Luca Telese e Giuliano Guida Bardi su Radio Giornale Radio.
«Le primarie sono solo una questione totalmente pretestuosa. Il fatto per cui Soru è uscito dal Pd, provocando una scissione, è perché il partito, con delle regole accettate da un tavolo di coalizione, non ha scelto lui. Soru ha detto che si voleva opporre a una candidatura decisa a Roma? Questa è fantascienza. La mia candidatura l’hanno decisa i partiti sardi, non le segreterie dei partiti. Il percorso è stato chiarissimo: è stato fatto un tavolo di coalizione, sono state fatte delle regole accettate da tutti, è stato discusso a lungo se fare le primarie, ma sono state scartate».
«Se non dovessi vincere, resterò in Sardegna a fare il consigliere regionale. Mi chiedo se nella coalizione di Soru il metodo delle candidature verrà deciso con le primarie. Massimo Zedda? Mi auguro che la sua scelta sia temporanea, spero che torni nel centrosinistra, lo stimo molto. La coalizione giusta per lui è il centrosinistra che stiamo costruendo».
«La regola dei due mandati vale anche in Sardegna, vale per il M5S ma non per gli altri partiti. Non imporrò le nostre regole, ma vanno condivise, credo che ci sarà una discussione. Mi ha sorpreso che dopo aver chiesto a me lo streaming, Soru abbia rifiutato quello di Lucia Chessa, leader dei Rossomori. È ora di finirla con ricette che valgono solo per alcuni e non per altri. Spero sempre nel dialogo ma non posso obbligare nessuno. Non ho intenzione di sottostare a regole unilaterali che vengono decise da altri. Le regole vanno decise insieme e non imposte. Camilla Soru è una donna intelligente e capace, appassionata e che tiene ai suoi temi. È stata una bellissima scoperta: una bellissima e bravissima compagna di viaggio. Sono molto contenta di averla in squadra».